Il film cult LaBruce si tuffa nel “twincest” in “Saint-Narcisse”

In ogni film del regista canadese Bruce Labrousse, i tabù sono stati infranti. Nei suoi ultimi film San Narciso è che la consanguineità tra gemelli è essenzialmente un “matrimonio gemellare”; Un soggetto ben noto nella mitologia. in simbolo pesante San Narciso Ci troviamo nel 1972 in Quebec dove Dominique all’età di 20 anni trova tra gli averi della nonna non solo indicazioni che sua madre è ancora viva, ma anche che è un mezzo gemello. La sua ricerca lo porta, tra le altre cose, in un monastero. Preti pervertiti, streghe cornute, sguardi allarmati, punizione e disciplina in quasi tutti i personaggi; Labrousse lavora in film pornografici e italiani degli anni ’70.

Ovviamente il film ha anche qualcosa da dire sul nostro tempo, ma forse ha principalmente a che fare con il periodo in cui Labruss era un ragazzo. Quando conosciamo Dominic, gira per il quartiere a luci rosse con la sua macchina fotografica Polaroid, spingendo un selfie dopo l’altro nelle mani di falene e altri passanti. Uno di loro: “Se vuoi vivere a lungo, bello, è meglio che non ti conosci bene”. La cosa bella del campo è la serietà con cui viene preso l’occhiolino.

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