Zero | Jose von Emden preferisce correre in Italia che in Francia: “Vedo i francesi come persone fastidiose, in Italia tutti sono amichevoli”

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    José van Emden


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Se tutto va bene, Jose van Emden partirà per primo al Giro di Italia venerdì in Ungheria. Gli abbiamo parlato nel 2020 dell’Italia, il paese del ciclismo, per esempio perché è molto più bella della Francia. Un omaggio all’Italia da parte di un jumbo player i cui italiani possono divertirsi più degli uccelli

Van Emden non ha ossa a riguardo. Non piange mentre corre a Zero invece che al Tour de France. Quando ha guidato per la prima volta lo Ziro, ha subito notato la differenza con il Tour.

“Ho amato il Paese. È meraviglioso vedere persone interessate. Sono abituato a correre in Francia, dove le cose sono diverse. Non devo spiegarlo diplomaticamente perché penso che i francesi siano un popolo fastidioso”.

Secondo Van Emden, sebbene i paesi confinano l’uno con l’altro, esiste un mondo diverso. “” Abbiamo pensato che fosse un onore soggiornare nel primo hotel. Il personale andava e veniva a servirci. Un espresso senza problemi, un cappuccino senza problemi. La sera i camerieri porteranno gli spaghetti con due forchette e pale. Nel tuo piatto È una scena e voglio vederla”.

Correre in Italia sembra addirittura una vacanza. “Quando corro Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo in primavera, mentalmente non mi dispiace stare fuori casa. Anzi, la vedo come una specie di vacanze di primavera. Tutti in Italia sono amichevoli, puoi. Vai d’accordo con loro.” Parla senza parlare la lingua. Anche se lanci qualche parola o esibisci la tua bici Pianchi, la gente è già soddisfatta. Non ci sono restrizioni in Italia”.


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Un’ora a guardare gli italiani

Van Emden rappresenta anche l’ufficio turistico locale di Perugia. Vende la terra quando un missionario dichiara la vera fede.

“Gli italiani sono artisti. Sedetevi su una panchina e osservate la gente per un’ora. I saluti sono solo un grande spettacolo. Potresti essere a cento metri di distanza, ma le conversazioni complete continueranno attraverso la comunicazione non verbale. Ho iniziato a imparare l’italiano l’anno scorso. Ho Ho finito un libro, ma purtroppo lo era. Me ne sono dimenticato di nuovo. Inoltre, penso che sia incredibile quanto gli stessi italiani siano impegnati nel traffico.


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