Giovedì c’è stato un altro momento di panico sui mercati energetici. La Russia ha annunciato che non fornirà gas all’unità tedesca della compagnia russa del gas Gazprom e ad altre società affiliate a Gazprom.
Il contratto gas olandese TTF, benchmark per il gas naturale europeo, è salito ancora questo pomeriggio. Ad un certo punto, il prezzo è aumentato del 20 percento a 114,7 euro per megawattora. Nel frattempo, raddoppia l’aumento dei prezzi e la volatilità dei prezzi circa 105 dollari†
improvvisa accensione del prezzo del gas
Le preoccupazioni per le spedizioni di gas in Germania sono state la causa principale di questo improvviso sfogo. La Russia ha annunciato che imporrà sanzioni all’ex unità tedesca della compagnia russa del gas Gazprom e ad altre filiali di Gazprom, in modo che non ricevano più gas russo. Questa azione potrebbe anche creare distorsioni nei mercati del GNL, aumentando i problemi di fornitura.
L’annuncio della Russia è arrivato dopo che l’Ucraina ha dichiarato mercoledì che avrebbe interrotto il trasporto di gas russo attraverso la rotta Sukhranivka. La compagnia ucraina della rete del gas ha voluto intraprendere questa azione perché riteneva si trattasse di un caso di forza maggiore. Dopotutto, l’esercito russo ha effettivamente preso il controllo dell’area da cui partono i gasdotti dalla stazione di monitoraggio del gas di Sochranivka, nella regione di Luhansk. Questa notizia ha anche fatto salire i prezzi ieri.
Il gas come arma
Ma il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, ha minimizzato le implicazioni delle sanzioni russe. Ha detto che solo il 3% delle importazioni tedesche è stato colpito. “Il paese sta ricevendo rifornimenti da fonti alternative e può far fronte all’interruzione”, ha aggiunto. Ha aggiunto che la Russia stava usando il gas come arma.
L’attrito tra Russia e Germania arriva in un momento in cui le aziende, tra cui il colosso energetico tedesco Uniper, sono sempre più fiduciose di poter continuare ad acquistare gas russo senza violare le sanzioni europee contro la Russia. “Il trasferimento dei pagamenti in linea con il codice penale e il decreto russo dovrebbe essere possibile”, ha detto mercoledì a Bloomberg un portavoce di Uniper. Le imprese possono contare sull’appoggio del Primo Ministro italiano Mario Draghi.
(fjc, libbre)
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