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I talebani intendono concludere un accordo con una società cinese per l’estrazione di petrolio dalla valle del fiume Amu Darya nel nord dell’Afghanistan. Lo ha confermato l’ambasciatore cinese Wang Yu in una conferenza stampa a Kabul. Questa è la prima volta che i talebani firmano un accordo importante con una società internazionale sin dal suo inizio Acquisizione nel 2021.
Per i talebani, questo contratto sarà vantaggioso dato che sotto il loro regime il paese è oggetto di sanzioni delle Nazioni Unite per violazioni dei diritti umani. I talebani sono difficilmente riconosciuti a livello internazionale come un governo legittimo. Anche la Cina non riconosce ufficialmente i talebani.
Un portavoce dei talebani ha detto che la società cinese investirà 150 milioni di dollari l’anno in Afghanistan Cinguettio. I talebani ricevono il 20% dei proventi e la Cina riceve il resto. Il portavoce dei talebani aggiunge che la quota dei talebani potrebbe raggiungere il 75%.
La Cina è un “alleato”
La Cina sta per concludere un accordo con i talebani per la prima volta, ma sono già stati attivi in Afghanistan. La cooperazione con il Paese è vantaggiosa anche per la Cina in molte aree: l’Afghanistan è situato in posizione strategica ed è ricco di materie prime come litio, rame, oro e petrolio.
La CNPC cinese ha firmato un contratto con l’allora governo afghano alla fine del 2011 e da allora riceve petrolio dal paese. Questo contratto avrà una durata di 25 anni. Insieme ci saranno 1 trilione (1000 miliardi) di dollari di risorse non sfruttate sul suolo afghano.
Uiguri
La collaborazione è anche politicamente motivata. La Cina vuole mantenere un certo controllo ideologico sulla regione. Il Paese teme che le idee dei talebani influenzeranno i paesi vicini con i quali la Cina collabora strettamente, come il Pakistan.
Ci sono anche preoccupazioni che i talebani influenzeranno gruppi più piccoli nella stessa Cina. Compresa la minoranza musulmana uigura.
Nazioni Unite hanno concluso In precedenza la Cina si era resa colpevole di “gravi violazioni dei diritti umani” contro quella minoranza musulmana. Secondo i ricercatori, vi sono sistematiche torture e maltrattamenti nei “campi di rieducazione” dove sono rinchiusi gli uiguri.
A parte la Cina, sono pochi i paesi disposti a rafforzare le relazioni con il regime talebano. La Russia ha firmato un accordo su petrolio e gas con i talebani alla fine dell’anno scorso.