If I Can Dream It ha segnato la rinascita della carriera di Elvis

Nella seconda metà degli anni ’60, Elvis Presley non stava attraversando il suo periodo migliore. Il cantante, che ha fatto una svolta così sensazionale negli anni ’50 con canzoni come Hound Dog e Blue Suede Shoes, recita principalmente in film la cui qualità è sempre più in calo. Inoltre, la British Invasion, con Beatles, Rolling Stones e Kinks in prima linea, aveva nettamente superato Elvis nel genere rock and roll.

Ma nel 1968, il re ha risposto con forza. Elvis torna sul palco nel suo paese 68 ritorno specialeche è stato girato a Las Vegas. Gli spettatori vedono un cantante salire sul palco come una persona nuova, piena di carisma, sempre più dedita al soul e al gospel, e che porta più passione che mai nelle sue canzoni.

In realtà dovrebbe essere un file 68 ritorno speciale, che andrà in onda a dicembre, avrà un tema natalizio, ma alla fine si deciderà di abbandonarlo. Questo è il motivo per cui il climax previsto dello spettacolo, la canzone I’ll Be Home for Christmas, va nel cestino e deve essere scelta una nuova canzone. It Would Be If I Could Dream, la canzone scritta all’ultimo minuto dal direttore musicale W. Earl Brown. If I Can Dream è una risposta agli omicidi dei famosi sognatori Robert Kennedy e del Dr. Martin Luther King.

No. Credici

Per i testi, Brown si è ispirato alle famose parole del Dr. Martin Luther King, “I have a dream”. Elvis è completamente in soggezione per la demo di If I Can Dream, dicendo: “Non canterò mai più una canzone in cui non credo, né farò mai più un film in cui non credo”.

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Il manager olandese di Elvis, il colonnello Tom Parker, deve ancora essere convinto del potenziale di If I Can Dream. “Non suona come una canzone di Elvis”, dice Parker dopo aver ascoltato il demo. Il cantante risponde: “Fammi provare”.

È successo, ed Elvis canta la canzone nel suo paese 68 ritorno speciale. E sarà un ritorno glorioso: ben il 42% dei telespettatori americani ha assistito alla registrazione del concerto del cantante. Il critico musicale (e in seguito manager di Bruce Springsteen) Jon Landau ha scritto: “C’è qualcosa di magico nel guardare un uomo che si è perso ritrovare la via del ritorno. Ha cantato con una forza che la gente non si aspettava più da un cantante rock and roll. La carne senza pretese , quasi indifferentemente, in un modo che ha reso Jim Morrison – Singer of Doors – Green with Envy”.

Guarda la performance di If I Can Dream On 68 ritorno speciale Qui sotto:

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