L’incubo di ogni genitore: far uscire dall’ospedale il bambino sbagliato

La notte di capodanno del 1998, in un ospedale siciliano nascono due bambine una dopo l’altra: Caterina Alania e Melissa Fodera. Mentre le infermiere si preparano a rilassarsi nel nuovo anno, commette un errore che cambierà per sempre la vita di due famiglie.

Dopo alcuni giorni, le donne incinte portano felicemente a casa le loro figlie. Tre anni dopo, all’asilo sembrava che fosse successo qualcosa tra i bambini.

“lei ti assomiglia molto”

Per coincidenza, le ragazze sono uguali. C’è una maestra che un giorno vuole dare Katrina a Marinella, ma lei viene prima di Melissa. “Le somiglia molto, signora,” si scusa l’insegnante. E a un esame più attento, la bambina sembra la primogenita di Marinella. “Quando ho guardato la donna che ha portato Katrina, l’ho riconosciuta dall’ospedale”, dice Marinella.

Sua figlia non è sua figlia

Fino ad allora, non aveva dubbi. Pensavo che non sarebbe successo niente del genere. E se lo vuoi vedere, troverai sempre una somiglianza di una zia o di una bisnonna.” Ma quella mattina sulla porta dell’asilo Marinella capì: sua figlia non è sua figlia. “Mio marito, mia la mamma, la pediatra, tutti mi davano per pazza”. Una certezza. E indovinate? I gruppi sanguigni non corrispondono. Melissa non può essere la figlia biologica di Marinella.

Cambia i vestiti invece di cambiare il bambino

Vent’anni dopo, un’altra madre, Gisela Fodera, racconta il momento in cui l’ha sentita. “La mia prima reazione è stata: cosa vuole da me questo pazzo?” L’idea che Katerina non sarà sua figlia. Ma lentamente ma inesorabilmente inizia a venire alla luce anche su Gisela. Quella ragazza in campo somigliava molto a lei e a suo marito. Ma ha subito pensato: “Che Katarina sia mia figlia o no, la terrò”. Più tardi ricorda un incidente dall’ospedale. “Un bambino è stato portato nella mia stanza con i vestiti sbagliati. Quindi la mia risposta è stata: ‘Ehi, quelli non sono miei. Ma invece di cercare di vedere se qualcosa andava storto con i ragazzi, li hanno semplicemente cambiati”.

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Il DNA non mente

Un vero test del DNA risponde a tutte le domande. Sembra che Melissa e Katrina siano state cambiate e portate a casa con i genitori sbagliati. Quindi Melissa è in realtà Katrina e viceversa. Vengono chiamati psicologi, avvocati e medici. Ma è, ovviamente, un’opzione impossibile per i coniugi genitori: trasmettere il figlio che hanno considerato la propria carne e sangue per tre anni agli altri genitori, e in cambio riprendersi il figlio biologico, con il quale hanno non concepire un figlio. associazione? O tenerlo così com’è, sapendo che la tua vera figlia vive ed è cresciuta altrove?

Lo scambio arriva piangendo

“A volte pensavo: se avessi tenuto la bocca chiusa, avrei salvato tante persone da tanto dolore”, racconta Marinella Alagna, ripensandoci. Alla fine, su consiglio di uno psichiatra, si decise che tutti dovessero vivere sotto lo stesso tetto per un po’ di tempo per abituarsi l’un l’altro e permettere gradualmente un eventuale cambio di ragazze. A Melissa e Katrina all’inizio non viene detto nulla. Dopo lunga riflessione, le famiglie hanno deciso di informare attentamente le proprie figlie e lavorare per un vero e proprio “scambio”. E ovviamente stava piangendo.

Chi è il bambino?

“Dire che è stato il giorno più difficile della mia vita è un eufemismo”, dice Marinella. “Sento ancora la sua voce: mamma, vieni a prendermi domani?” Il senso di colpa non se ne va mai veramente.” Gisela sente ancora le spaccature. “Il bambino è di chi lo porta e lo vede crescere e non sempre della donna che lo porta. Mi sono perso tre anni di Melissa e non lo riavrò mai indietro”.

Cresciamo insieme

Le due famiglie decisero di vivere l’una vicino all’altra. Melissa e Katrina continuano a crescere insieme e si vedono ogni giorno. Finora. Studiano nella stessa università e vivono nella stessa casa degli studenti. “Dobbiamo rimanere vigili”, dice Gisela Fodera, “ci hanno detto gli psicologi”. “Sono stati allontanati dalle loro madri e quel trauma può ripresentarsi. Anche dopo molti anni”.

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2 padri, 2 madri, 4 nonni, 4 nonne

I quattro genitori e gli otto nonni sono dilaniati dal dubbio e dal senso di colpa. Questo dilemma è descritto in Film ‘Sorelle Per Sempre’ (Sisters Forever), realizzato per la RAI TV italiana e prossimamente su Netflix. Lo sceneggiatore Mauro Capriccio ha pubblicato anche il libro omonimo. Parla del legame speciale tra Katharina e Melissa: “Oggi sono più sorelle gemelle che sorelle e tanto amore lega le due famiglie”.

Succede spesso

In Francia, nel 2014 è comparso un cambio di bambino, vent’anni dopo la nascita di due bambine nello stesso ospedale. E solo nel 2019, 56 anni dopo, con un test del DNA di Ancestry.com, è diventato chiaro (di nuovo) che due ragazze erano state consegnate nello stato americano dell’Oklahoma con i genitori sbagliati. Come e cosa, ovviamente, non può essere rintracciato dopo così tanto tempo.

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