L’Italia alzerà le sue previsioni di crescita per il 2023, ma le ridurrà l’anno prossimo perché le prospettive a medio termine sono così fosche, hanno detto i funzionari del governo.
Nel suo documento economico e finanziario (DEF) che sarà pubblicato martedì, il Dipartimento del Tesoro ha previsto una crescita del prodotto interno lordo (PIL) dell’1% quest’anno, in calo rispetto a una previsione dello 0,6% nel novembre dello scorso anno, secondo due funzionari che hanno familiarità con la questione. con il soggetto.
Se la politica rimane invariata, la crescita sarà dello 0,9%. L’obiettivo finale è leggermente più alto in quanto Roma intende svelare una nuova serie di misure a sostegno dell’attività economica nel DEF nei prossimi mesi.
Tuttavia, l’impatto negativo dei tassi di interesse fissati dalla Banca centrale europea per frenare l’inflazione peggiora le prospettive per il 2024.
Il governo prevede ora una crescita del PIL dell’1,4% l’anno prossimo, contro il precedente obiettivo dell’1,9%.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha affermato che tassi di interesse più elevati potrebbero minacciare la crescita, in una velata critica alla politica della Banca centrale europea (BCE).
Un altro fattore chiave che influisce sui rating è la capacità dell’Italia di mettersi al passo con il piano di finanziamento per la ripresa post-Covid dell’UE.
L’Italia dovrebbe ricevere circa 200 miliardi di euro (217,92 miliardi di dollari) in sovvenzioni e prestiti a basso costo entro il 2026, ma il governo è rimasto indietro rispetto agli obiettivi e ai traguardi concordati con Bruxelles in cambio di aiuti ed è già rimasto indietro nella spesa del denaro. ricevuto
Per quanto riguarda le finanze pubbliche, Roma prevede di riaffermare il suo obiettivo di deficit di bilancio al 4,5% del prodotto nazionale nel 2023, poiché il deficit è leggermente inferiore al 4,35% rispetto alle tendenze attuali, hanno affermato i funzionari.
Lascia spazio fino a 3 miliardi di euro in spese aggiuntive o tagli fiscali.
L’Italia ha registrato un deficit di bilancio dell’8% del PIL lo scorso anno, ma Roma sta revocando politiche più espansive dal 2020 per alleviare gli effetti della pandemia e della crisi energetica aggravata dall’invasione russa dell’Ucraina.
Il governo dovrebbe attenersi al suo obiettivo di deficit del 3,7% per il 2024, ha detto un funzionario.
Il debito pubblico italiano, in proporzione il più alto dell’Eurozona dopo la Grecia, scenderà gradualmente dal 144,4% del 2022 al 140,9% del PIL nel 2025.
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