L’AM come abilitatore dell’economia circolare nel settore dei metalli

Il Piano d’Azione per l’Economia Circolare della Commissione Europea punta alla produzione additiva come tecnologia abilitante. Motivo sufficiente per CECIMO per inserire la produzione additiva all’ordine del giorno della EMO Hannover il mese prossimo.

“La produzione additiva può aiutare ad accelerare la transizione verde nell’industria. CECIMO continuerà a sostenere l’adozione della produzione additiva tra i politici per garantire che questa tecnologia svolga un ruolo nel Green Deal europeo”, ha affermato Stuart Lane, presidente del gruppo di lavoro AM di CECIMO. Sarà presidente della conferenza internazionale sulla produzione additiva (ICAM) del 20 settembre. I relatori discuteranno quindi le tendenze attuali nel settore manifatturiero AM e le loro strategie per l’industria manifatturiera AM.

Thales necessita di 200 chilogrammi di titanio in meno per i suoi recipienti a pressione

Per dimostrare che la tecnologia è adatta all’industria manifatturiera circolare, CECIMO ha precedentemente raccolto esempi provenienti da tutta Europa in una brochure. Ad esempio, Thales Alenia Space, in collaborazione con Glenalmond Technologies, WAAM3D con sede nel Regno Unito e Cranfield University, ha creato con successo il primo prototipo di recipiente a pressione in titanio a grandezza naturale per la futura esplorazione dello spazio. La canna è alta circa 1 metro, pesa 8,5 kg ed è realizzata in lega di titanio Ti-6Al-4V. WAAM (Auxiliary Wire and Arc Manufacturing) viene utilizzata come tecnologia AM. Ciò ha permesso di abbreviare i tempi di consegna e di utilizzare 30 volte meno materie prime rispetto ai processi tradizionali. Pertanto il processo WAAM può far risparmiare più di 200 kg di Ti-6Al-4V per recipiente a pressione.

Molti meno sprechi rispetto alla macinazione

Una caratteristica tipica della produzione additiva è l’integrazione funzionale che, in definitiva, riduce la necessità di componenti. Lo spin-off italiano 3D4MEC (dell’Università di Genova) ha sviluppato un sistema di accoppiamento composto solo da poche parti. Il sistema pesa 1,8 kg e durante la produzione vengono generati solo 180 grammi di rifiuti. La creazione di un sistema di comunicazione simile partendo da componenti automatizzati comporterebbe 35 chilogrammi di rifiuti.

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Rielaborazione degli scarti in polvere AM

Il fatto che la stampa 3D dei metalli sia un fattore abilitante per un’industria manifatturiera più circolare non riguarda solo il metodo di produzione digitale, quale è l’AM. In Europa si stanno intraprendendo diverse iniziative per riciclare il metallo in polvere per la produzione additiva. tiene in Norvegia F3bello Lavora nel campo della lavorazione degli scarti dell’industria petrolifera e del gas e della loro conversione in polvere per la stampa su metallo. Supportata dalla valutazione del ciclo di vita dalla culla alla tomba condotta dal Politecnico di Milano, F3nice ritiene che questa sia un’opzione praticabile per la visione dell’AM come tecnologia abilitante per l’economia circolare.

Esempio di AM e lavorazione meccanica: pale di turbine stampate da Additive Industries su una base fresata da Makino.

L’ICAM sull’EMO

I tre esempi provengono da una brochure preparata da CECIMO per evidenziare i vantaggi di sostenibilità della produzione additiva nell’industria manifatturiera. altoparlanti accesi ICAM (20 settembre) Si tratta di Alexander Oster, Direttore di AM presso Autodesk, Martina Riccio, Direttore di P&AD presso Additive Industries, Matt Parks, Direttore dello sviluppo strategico presso Renisahw AM Group, e Alejandro Neto, Project Manager presso Meltio. La Conferenza Internazionale sulla Fotografia (ICAM) si terrà dalle 11:30 alle 12:30 nella Sala 3A del Centro Congressi del Quartiere Fieristico. Puoi registrarti alla conferenza qui. L’area AM della EMO si trova nel padiglione 9G22.

Immagine sopra: F3nice


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