Se l’Italia continua su questa strada, emergerà una nuova crisi dell’euro

Pietro de Ward

Dieci anni fa si prevedeva che l’Idlexit avrebbe segnato la fine dell’eurozona. Senza uno dei sei paesi fondatori della CEE, l’unione monetaria non ha più futuro. Un paese come la Grecia potrebbe essere salvato dal collasso finanziario con uno sforzo più concertato. Ma lo dice anche l’Italia, l’ottava economia mondiale.Lo compreremo«La Merkel è fuori dal suo potere.

L’Italia si salvò con uno ‘A ogni costodella Banca Centrale Europea. Ha promesso di acquistare abbastanza obbligazioni per allontanare gli speculatori che scommettono su una bancarotta italiana. La BCE ha mantenuto la sua promessa.

L’Italia ha promesso di mettere ordine in casa propria. Il debito nazionale sarà ridotto dal 110% del Pil allo standard di Bruxelles del 60% del Pil, o almeno al di sotto del 100%. Ma quella promessa non è stata mantenuta: il debito nazionale è ora salito al 145% del PIL.

Il debito pubblico italiano ammonta ora a 3.100 miliardi di euro (3.100 miliardi) e il governo Meloni ha fatto poco per rafforzare i controlli. Si prevede che il deficit di bilancio sarà pari al 5% del PIL e al 4,4% l’anno prossimo, mentre l’UE ne consente solo il 3%.

Il Paese vive di soldi. E con una crescita dell’1%, alla fine raggiungerà il pareggio. Il debito diventa insostenibile; Il fallimento avrà già un tasso di interesse del 2%. Questo va certamente ad aggiungersi all’interesse del 5% che il governo Maloney paga ora sui titoli di stato.

L’Italia va richiamata all’ordine Bruxelles. Rifiuterebbe il bilancio del governo Meloni presentato il mese scorso e negherebbe all’Italia l’accesso ai fondi di salvataggio se si protegge da se stessa. L’Italia spera che la Banca Centrale Europea (BCE) salvi l’eterno papà dello zucchero con il suo piano di acquisto di titoli di Stato italiani.

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Ma la BCE può farlo solo nell’ambito del suo mandato. Possibile solo se hai acquisti illimitati Diffusione – Il differenziale dei tassi di interesse tra i titoli di Stato tedeschi e quelli italiani si sta allargando più di quanto sia giustificato sulla base degli indicatori economici. Ciò accadde nel 2012, quando gli speculatori costrinsero Draghi a… A ogni costo Acquistando titoli di Stato tedeschi e olandesi (long) e vendendo titoli italiani (short).

Attualmente non esiste. Lo spread aumenta leggermente – da 1,7 a 2,1 punti percentuali – ma questa differenza può essere spiegata in termini di indicatori economici. Inoltre, lo spread è molto inferiore rispetto allo scorso anno. Se l’Italia continua su questa strada, emergerà una nuova crisi dell’euro. Ma l’UE ha così tante altre questioni a cui pensare, come il flusso di rifugiati, il clima, l’Ucraina e ora Israele, che un’uscita non viene più presa in considerazione.

Circa l’autore
Peter de Ward è un giornalista e editorialista D Volkskrant, specializzato in temi di finanza ed economia. Pubblicato di recente Il segreto di Beursplein 5, A proposito della Borsa di Amsterdam. Gli editorialisti sono liberi di esprimere le proprie opinioni e non devono aderire alle regole giornalistiche di obiettività.

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