Ci saranno più partiti alla Camera dei Rappresentanti che mai?

Sembra che la politica olandese si sia conclusa con le posizioni italiane. Negli ultimi anni ci sono stati alcuni alti e bassi formali, soprattutto nelle elezioni dei consigli provinciali. Questi disordini elettorali non hanno ancora influenzato nella stessa misura le elezioni della Camera dei Rappresentanti, ma le elezioni del 22 novembre potrebbero porre fine alla relativa stabilità del Parlamento.

Instabilità politica in Italia

Il 17 febbraio 1992, il socialista italiano Mario Chiesa fu arrestato per conto del pubblico ministero Antonio Di Pietro. Di Pietro ha condotto un’indagine ad ampio raggio sulla corruzione nella politica italiana. Questa indagine, Mani Bullet (Mani Pulite), cambierebbe per sempre la politica italiana.

A causa della aperta corruzione, il Partito Socialista Italiano e i Democratici Cristiani (Democratici Cristiani) sciolsero i loro partiti nel 1994. Nello stesso anno, Silvio Berlusconi approfittò del conseguente vuoto politico dei partiti prendendo il potere apparentemente dal nulla.

Da allora i partiti sono apparsi e scomparsi nella politica italiana. Il caos elettorale ha lasciato la fiducia dei cittadini italiani nella politica ai livelli più bassi del continente: nel 2021, solo il 35,4% degli italiani ha dichiarato di fidarsi del governo nazionale.

I Paesi Bassi sono sulla stessa travagliata strada?

La somiglianza tra l’Italia dei primi anni Novanta e la situazione attuale della politica olandese non è inverosimile. Nei Paesi Bassi, i partiti tradizionali – che qualche decennio fa erano rappresentativi dei loro elettori – stanno ottenendo risultati a livelli storicamente bassi. Come in Italia, la fine dei partiti tradizionali è in gran parte dovuta a scandali che hanno gravemente danneggiato la fiducia dei cittadini.

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Nelle elezioni del consiglio provinciale del 2019, gli olandesi hanno votato a stragrande maggioranza per il Forum per la democrazia, mentre il BBB è diventato il partito più grande di tutte le province nel 2023. Anche i partiti locali controllano da anni molti comuni. Sembra che il successo dei partiti non tradizionali raggiunga sempre più la Camera dei Rappresentanti. Sembra finito il tempo in cui i partiti VVD, PvdA e CDA ottenevano ampie maggioranze.

C’è qualcosa di nuovo sotto il sole?

L’emergere di nuovi partiti non è di per sé un fenomeno nuovo. A causa della mancanza di una soglia elettorale, molti nuovi partiti hanno ottenuto un rapido successo alle elezioni della Camera dei Rappresentanti. Se si deve credere ai recenti sondaggi, il Nuovo Contratto Sociale potrebbe diventare la più grande novità di sempre alla Camera dei Rappresentanti. Ad oggi, questa era la LLP con 26 seggi nel 2002.

Frammentazione della Camera dei Rappresentanti a livelli record

Le elezioni della Camera dei Rappresentanti del 2021 hanno eguagliato il numero record di partiti alla Camera dei Rappresentanti nel 1918. Le elezioni del 1918 furono le prime a suffragio universale, poi per 100 seggi (150 dal 1956). All’epoca e nelle precedenti elezioni della Camera dei Rappresentanti, diciassette partiti ottennero voti sufficienti per raggiungere la quota elettorale.

Il numero delle fazioni nella Camera dei Rappresentanti può anche cambiare tra un’elezione e l’altra, ad esempio se i parlamentari si dividono o le fazioni si fondono. Poiché i seggi parlamentari non sono di parte ma personali, nuove fazioni o partiti possono entrare a far parte della Camera dei Rappresentanti. La Camera dei Rappresentanti comprende attualmente venti fazioni, mentre sono stati eletti solo diciassette partiti.

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Sono coinvolte meno parti, ma ciò non significa necessariamente nulla

Per le elezioni del 22 novembre sono state presentate 26 liste elettorali, in calo rispetto al 2021, quando parteciparono 37 partiti. Ma ciò non significa necessariamente una rottura con la tendenza alla frammentazione. Ad esempio, alle quattro elezioni successive al 1918 parteciparono più partiti, ma ne furono eletti meno rispetto all’anno standard.

Secondo il sondaggio condotto da I&O Research il 7 novembre, sedici partiti raggiungono le quote elettorali. Anche partiti come BIJ1 e 50PLUS hanno una possibilità di vincere un seggio, il che rende emozionante vedere se il record di diciassette partiti eletti il ​​22 novembre sarà battuto.

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