L’Italia vieta la carne d’allevamento che comunque non è ancora sul mercato

Il governo italiano ha vietato la vendita di carne coltivata in laboratorio. Giovedì è diventato chiaro che il Parlamento ha approvato una legge che imporrà l’immissione di questo nuovo tipo di carne sugli scaffali dei negozi italiani. È vietata anche la vendita di carne d’allevamento all’interno dell’Unione Europea.

Diverse aziende, tra cui la Dutch Mosa Meat, producono carne dai laboratori. Si tratta di alimentare alcune cellule animali in un laboratorio, facendole crescere in pezzi di carne. Può fornire vantaggi ambientali come un minore utilizzo del territorio e minori emissioni di gas serra rispetto all’allevamento convenzionale.

Il governo di destra del primo ministro Georgia Meloni teme problemi di salute pubblica se le persone mangiassero carne che non proviene da vere mucche, maiali, polli o altri animali. Inoltre, la carne d’allevamento danneggia l’ampio settore zootecnico italiano. Chi vende tali prodotti può essere multato tra i 10.000 e i 60.000 euro per ogni violazione.

La legge mirerebbe, tra le altre cose, a proteggere l’allevamento degli animali come “patrimonio nazionale”. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollopricita, membro del partito Fratelli d’Italia della Meloni, ritiene che la carne d’allevamento “spezza il rapporto virtuoso tra terra e persone” che esiste da migliaia di anni.

La carne allevata nell’UE non è ancora consentita, ma lo è a Singapore

Qualsiasi azienda che voglia vendere carne d’allevamento nell’UE in futuro non ha attualmente l’autorizzazione dell’Autorità europea di regolamentazione per la sicurezza alimentare. Solo Singapore e gli Stati Uniti hanno approvato la vendita di carne d’allevamento.

La startup olandese Meatable ha piani concreti per commercializzare la sua carne coltivata a Singapore entro il 2024. La startup vuole fornire ai ristoranti di Singapore salsicce e gnocchi entro la prima metà del 2024 e invadere i supermercati del paese l’anno prossimo con prodotti a base di carne di maiale coltivata.

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Meatable sta lanciando il suo prodotto nella città-stato di 5,4 milioni di cittadini perché i processi normativi sono inferiori rispetto a quelli europei o statunitensi. L’azienda non è l’unica industria che ha messo gli occhi sul mercato di Singapore. Operatori del settore come Dutch Mosa Meat e American Eat stanno dando la caccia a questo mercato.

Per saperne di più: Dalla carne di mammut d’allevamento alla barriera all’innovazione: cosa pensano i 6 principali paesi dell’UE della carne d’allevamento

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