Due boss mafiosi sono stati condannati a trent’anni di carcere in Italia, in parte perché ex mafiosi hanno infranto in massa il codice dell’omertà. Nello stesso grande processo contro centinaia di esponenti della ‘Ndrangheta è stato condannato anche un ex parlamentare. Dovrà scontare undici anni in prigione.
Il politico condannato è Giancarlo Betelli. Si è seduto in Parlamento per conto del partito di destra Forza Italia, guidato dall’ex primo ministro Silvio Berlusconi. Sono state inflitte condanne al carcere per appartenenza ad un’organizzazione criminale, tra gli altri, anche a ex agenti di polizia.
In totale sono stati condannati circa duecento sospetti. La pena minima era di diversi mesi di reclusione. Lunedì il giudice ha impiegato un’ora e mezza per pronunciare tutte le sentenze. Gli imputati hanno assistito in diretta dalle carceri di tutta Italia.
Il procedimento contro 338 presunti mafiosi e loro associati è iniziato nel 2021. Finora il giudice ha accolto nella maggior parte dei casi le richieste dei pubblici ministeri, che hanno chiesto un totale di 4.700 anni di carcere. Le accuse contro di lui includevano l’adesione a un’organizzazione criminale, l’omicidio, il traffico di droga, il riciclaggio di denaro e la corruzione di funzionari governativi.
Le prove in questo caso sono state fornite da più di cinquanta ex membri della ‘Ndrangheta. Hanno violato il loro impegno al silenzio. Molti di loro fanno parte del programma di protezione dei testimoni. Il processo in Calabria, patria della ‘Ndrangheta, è uno dei più grandi casi di mafia italiana degli ultimi decenni.
La ‘Ndrangheta, composta da circa 150 famiglie, è la terza più grande organizzazione mafiosa in Italia, dopo Cosa Nostra e Camorra. Si dice che il traffico di cocaina in Europa sia in gran parte controllato da questa organizzazione. Le sue vendite annuali sono stimate a circa 55 miliardi di dollari (circa 50,3 miliardi di euro).
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132 aanhoudingen bij internationale politieactie tegen Italiaanse maffia
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