Per prima cosa ho notato che copiavano molte delle risorse e delle trame 1 contro 1 dal titolo precedente, Divinity: Original Sin 2 (DOS), (o le usavano nella versione migliorata). Lo noterai solo se giochi entrambi e quella realizzazione svanisce per me col tempo. Inizialmente temevo che entrambi i giochi fossero troppo simili, ma fortunatamente quella paura si è rivelata infondata. Considero positivo il fatto che Baldur’s Gate 3 sia riuscito a costruire una propria identità, pur con alcune somiglianze.
Il gioco è basato sulle regole della quinta edizione di D&D con alcune aggiunte fatte in casa. Ciò rende le battaglie molto diverse in termini di tattiche richieste (nessuna armatura o scudo magico da esaurire prima) rispetto al gioco precedente. Inoltre, il mondo di Baldur’s Gate 3 è ricco di tradizioni e retroscena, che aggiungono profondità complessiva al gioco poiché può basarsi su tutto ciò che è già stato scritto per D&D. Potrebbe valere la pena approfondire la storia del mondo e le diverse fazioni e poteri al suo interno per ottenere di più dal gioco, ma personalmente non penso che sia necessario. Grazie ai numerosi controlli di abilità (che vengono eseguiti automaticamente), è inoltre possibile ottenere molte informazioni e lore direttamente dal gioco stesso, che secondo me funziona molto bene.
Il sistema di dialogo ora è di qualità molto più elevata, con voce completa e ci sono anche filmati.
Il mondo è diventato più verticale, il che aggiunge molto all’esplorazione e al combattimento. Ad esempio, esistono diversi metodi di ingresso adatti a diversi stili di gioco, come furtività/rapina, magia, dialogo e persino forza bruta.
Adesso ci sono classi vere e proprie nel gioco. Mentre DOS era fantastico perché bastava scegliere abilità e abilità e gestirle, il che a volte poteva creare confusione, BG3 è più basato su classi ben note di D&D. Le classi e le sottoclassi influenzano anche il dialogo. Questo mi dà una base più solida con cui sperimentare e aumenta la rigiocabilità.
Nel complesso, un gioco di ruolo dovrebbe soddisfare i tuoi gusti, soprattutto uno che si basa sul combattimento a turni e sulla possibilità di usarlo anche per risolvere enigmi o azioni. È importante accettare il fatto che i dadi determinano se vieni attaccato durante il combattimento e, talvolta, quanti danni infliggi. Una frustrazione comune con il sistema di combattimento di The Elder Scrolls III: Morrowind (che utilizzava anche un sistema di dadi in background) sembra meno fastidiosa qui all’interno di un sistema D&D a turni che in un gioco di ruolo in prima persona in tempo reale.
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