Huirne, insieme a Vollebregt, è l’iniziatore di un importante studio NVOG sull’accettabilità sociale delle condizioni specifiche delle donne. In tal modo, hanno identificato per la prima volta dove manca la conoscenza, qual è l’impatto di questo tipo di condizioni e quanto costano alla società. Lo hanno fatto in collaborazione con medici generici, sessuologi, economisti sanitari, medici specialisti e l’organizzazione femminile WOMEN Inc.
Hoerne sapeva già che le malattie ginecologiche hanno un enorme impatto sulla vita di una donna. “Ma siamo rimasti colpiti dal fatto che abbia avuto un impatto così grande sui costi sanitari, ma soprattutto sui costi sociali”.
Ad esempio, molte donne lavorano nel settore dell’istruzione o della sanità. “Se non riescono a svolgere il loro lavoro, ciò contribuisce ai problemi di capacità esistenti.”
La ricerca dimostra tra l’altro che per quanto riguarda le condizioni specifiche delle donne esiste ancora un tabù. Di conseguenza, le donne e gli operatori sanitari sanno poco di queste malattie. Hoerne ritiene che questa sia una cosa negativa, perché significa che ora ci stiamo concentrando principalmente sul trattamento dei sintomi, quando dovremmo invece trattare la condizione di base.
“Chiediamo un piano sanitario nazionale per le donne”, ha detto Hoerne. Ciò dovrebbe, tra le altre cose, fornire cifre affidabili sui costi, chiarire la frequenza con cui si verificano questo tipo di situazioni e aumentare la conoscenza.
Hoerne spera inoltre che i fondi vengano stanziati in modo strutturale per la ricerca sui disturbi ginecologici tipici e sul loro miglior trattamento. In questo modo, le donne possono ricevere cure adeguate prima, migliorando il loro status sociale.