Matteo Salvini, vice primo ministro e ministro degli Interni italiano, ha dichiarato lunedì che gli elettori stanno dando al suo partito della Lega il mandato di contestare le regole di bilancio dell’UE con il 34,3% dei voti. Salvini vuole attuare tagli fiscali, ma ciò non consentirà più all’Italia di rispettare le regole dell’Unione Europea.
“È tempo di riconsiderare completamente le attuali regole obsolete che hanno danneggiato l'Europa. Questo risultato elettorale non può essere interpretato in nessun altro modo”, ha detto il leader del partito della destra radicale in una conferenza stampa.
L’Italia è lo stato membro dell’Unione Europea con il debito più elevato dopo la Grecia. L’Unione Europea ha un limite di debito in base al quale il debito nazionale non può superare il 60% del PIL. Il debito nazionale italiano è attualmente pari a circa il 130%.
Battaglia elettorale tra Salvini e Di Maio sulla Finanziaria
In vista delle elezioni del Parlamento europeo, Salvini e il vicepremier Luigi Di Maio, a capo del Movimento Cinque Stelle, stanno già spingendo per posizioni diverse sul bilancio. Salvini ha affermato che l’Italia dovrebbe essere pronta a violare gli accordi di bilancio per ridurre la disoccupazione, mentre Di Maio ha definito i commenti irresponsabili.
La posizione del Movimento Cinque Stelle sembra attrarre meno persone. Il partito ha ottenuto il 17,1% dei voti, collocandosi al terzo posto nella classifica generale.
“Il taglio delle tasse è il tema più importante per gli italiani”
Lunedì Salvini è rimasto fedele alle sue precedenti dichiarazioni sui tagli fiscali, definendoli “la questione più importante” per gli italiani. Secondo lui, questo costituirà la base per il bilancio del prossimo anno, che sarà presentato in autunno.
Nonostante il violento conflitto scoppiato tra i leader dei partiti durante le elezioni, la Liga e il Movimento Cinque Stelle vogliono continuare a lavorare insieme. “Da domani lavoreremo di nuovo insieme in silenzio. Il mio nemico resta la sinistra”, ha detto Salvini riferendosi al Partito Democratico, che ha ottenuto il 22,7% dei voti.