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I primi risultati delle elezioni presidenziali in Senegal sembrano positivi per il principale candidato dell'opposizione. Basseru Diomai Fai guida la classifica preliminare e ha ricevuto i complimenti da almeno altri sette candidati alla presidenza.
Le liste elettorali erano diciannove, ma la battaglia è stata soprattutto tra Diomai e l'ex primo ministro Ba. Quest'ultimo ha ricevuto la benedizione del presidente uscente Macky Sall, che è giunto al termine del suo secondo mandato e quindi non può più candidarsi alle elezioni.
La questione ora è se Diomai abbia ricevuto abbastanza voti per impedire un secondo turno. Per questo motivo è necessaria la maggioranza assoluta. I risultati ufficiali delle elezioni dovrebbero emergere nel corso della settimana.
Appena uscito di prigione
Diomai è stato rilasciato dal carcere una settimana e mezza fa, proprio come il noto leader dell'opposizione Ousman Sonko. In precedenza era arrivato terzo alle elezioni presidenziali, ma questa volta non gli è stato permesso di partecipare a causa della sua condanna per un caso di stupro. I suoi sostenitori chiamano questo processo un processo politico. Con lo slogan elettorale “Dumai moi Sonko” (Dumai è Sonko), l'opposizione ha cercato di convincere gli elettori a votare per il braccio destro di Sonko.
L'opposizione punta sui giovani che vogliono il cambiamento nel Paese. In Senegal il 60% della popolazione ha meno di 25 anni e in questa fascia c'è molta insoddisfazione a causa della disoccupazione, dell'inflazione e della mancanza di prospettive. Diomai ha promesso di porre fine alla corruzione e di riportare il Paese ad acque più calme.
Rinvio delle elezioni
Negli ultimi anni, le proteste contro le politiche di Sall sono state brutalmente represse. Almeno sessanta persone furono uccise. Recentemente sono scoppiati di nuovo disordini a causa di un decreto emesso dal presidente. Ha deciso di rinviare le elezioni dal 25 febbraio al 15 dicembre, cosa che ha fatto arrabbiare l'opposizione e i manifestanti. Almeno quattro persone sono state uccise.
Il Consiglio costituzionale ha bloccato i piani di Sall e ha stabilito che il rinvio delle elezioni sarebbe incostituzionale.