Lunedì, le autorità italiane hanno rilasciato uno dei membri della mafia siciliana più famosi di sempre. Giovanni Brusca ha scontato l’ergastolo dal 1996 per l’omicidio del giudice istruttore Giovanni Falcon, da lui commesso nel 1992.
Falcon ha condotto processi contro i guerriglieri siciliani negli anni ’80. Nel 1992, è stato ucciso, insieme a sua moglie e tre guardie giurate, dopo che la mafia aveva posizionato degli esplosivi sotto un’autostrada. È esploso quando l’auto di un Falcon ci è passata sopra.
Quattro anni dopo l’attentato, Bruska è stato arrestato e condannato all’ergastolo. Si dice che il “maiale palermitano”, come viene chiamato il suo soprannome, sia la persona che ha premuto il pulsante che ha fatto esplodere l’esplosivo.
64 anni
Brusca, che ora ha 64 anni, inizialmente teneva le labbra sulle attività della mafia siciliana. Ma nel 2001, dopo cinque anni di prigione, ha confessato di aver commesso tra i 200 ei 300 omicidi.
L’ex mafioso può uscire dal carcere dopo 25 anni perché, secondo la polizia italiana, ha collaborato ad ulteriori indagini mafiose. D’altra parte, deve informare la polizia e il servizio di libertà vigilata negli orari concordati. Gli è stato inoltre vietato di bere alcolici per quattro anni.
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