La Polonia deve migliorare l’indipendenza della camera disciplinare per i giudici entro tre settimane. Se la Polonia non agirà, la commissione andrà in tribunale per imporre sanzioni al paese. È quanto ha scritto oggi il commissario europeo Didier Reynders (Giustizia) in una lettera al governo polacco.
La camera disciplinare della Corte suprema polacca è controversa. Il governo polacco decide quali giudici ci sono. Sono stati nominati nuovi giudici per i vari tribunali e tribunali inferiori che sostengono la sentenza PiS. Secondo la Commissione, è in gioco l’indipendenza e l’imparzialità della Camera disciplinare.
La scorsa settimana, la Corte di giustizia europea ha stabilito che la Camera disciplinare, così come opera attualmente, è incompatibile con il diritto europeo. La Polonia ha ora tre settimane per fare qualcosa al riguardo.
La commissaria europea Vera Jourova (Trasparenza e valori) sottolinea che la legislazione europea è vincolante. “Non viviamo in Europa su richiesta. Le leggi europee hanno la precedenza sulle leggi nazionali”. Sembra si riferisca anche a Permesso alla Corte costituzionale polacca. La scorsa settimana ha stabilito che non aveva nulla da dire alla Corte europea in materia di affari interni e che la Camera disciplinare polacca poteva continuare a svolgere il proprio lavoro.
Rapporto sullo stato di diritto
Oggi la Commissione europea ha dato un altro schiaffo alle mani di Ungheria e Polonia. La situazione dei giudici indipendenti, tra gli altri, è peggiorata anche quest’anno in quei paesi. La Commissione lo conclude in una relazione sullo stato di diritto in tutti gli Stati membri d’Europa.
La Commissione studia annualmente, tra l’altro, la libertà di stampa, la lotta alla corruzione e l’indipendenza della magistratura nei paesi europei. A volte è stato paragonato allo stato di diritto APK. E mentre la Commissione vede un miglioramento generale, questo non è il caso di Ungheria e Polonia. L’Unione europea teme da anni che i due paesi stiano indebolendo il loro stato di diritto.
corruzione
La situazione in Ungheria non è molto migliore. Si dice che l’Ungheria, ad esempio, stia facendo poco per combattere la corruzione ad alto livello. Anche la libertà di stampa è minacciata. Ad esempio, è ancora difficile per i media ei giornalisti indipendenti e, secondo la commissione, ci sono intimidazioni.
Anche altri paesi sono stati precedentemente criticati per corruzione o limitazione della libertà di stampa, come Bulgaria e Slovenia. Ad esempio, la Commissione è preoccupata per l’agenzia di stampa slovena STA, il cui sostegno è stato bruscamente interrotto quest’anno.
Le critiche nel rapporto non hanno conseguenze dirette per i paesi. Ma le conclusioni del rapporto potrebbero alla fine essere utilizzate dalla commissione per richiedere sanzioni pecuniarie. Inoltre, dallo scorso gennaio, la commissione può anche sospendere i sussidi se gli stati non mostrano rispetto per lo stato di diritto.