Impressionante la foto su Twitter della lunga fila davanti alla Questura di Mantova. Le persone in testa alla fila si erano già messe in fila lì di notte mentre lo sportello passaporti apriva solo nel pomeriggio. C’è un bisogno molto grande tra coloro che aspettano: devono avere un passaporto. Quest’anno i tempi di attesa in molti comuni italiani per l’ottenimento del titolo di viaggio sono notevolmente aumentati.
Stesso problema per gli italiani che fanno la fila fisicamente e per chi vuole fissare un appuntamento online: potranno consegnare i documenti necessari, fototessera e impronte digitali solo entro pochi mesi, al massimo. Nella città di Prato c’è un’altra scappatoia nell’agenda della polizia solo a dicembre. A Udine e Napoli è possibile prenotare un appuntamento non prima di metà agosto. PazinzaPazienza è la parola magica.
Ma sono impazienti gli italiani che, per esempio, hanno prenotato le vacanze di Pasqua in un Paese fuori dall’Unione Europea, dove hanno bisogno del passaporto perché lì la loro carta d’identità non è sufficiente. Le agenzie di viaggio riferiscono furiosamente di aver già dovuto cancellare 100.000 viaggi quest’anno perché i clienti non sono stati in grado di ottenere i documenti di viaggio in tempo; Avrebbero perso 180 milioni di euro di fatturato.
sopraffatto dalle richieste
Il Ministero dell’Interno, che rilascia i passaporti, esclude le cause del problema: c’è un’ondata improvvisa di domande ora che il virus è contenuto e gli italiani potrebbero osare di nuovo viaggiare lontano. Inoltre, dopo la Brexit, è necessario anche un passaporto per visitare il Regno Unito.
I media sono stati criticati dal ministero per aver riferito del “caos dei passaporti”, che ha portato molti cittadini a richiedere un nuovo passaporto anche se non ne hanno bisogno subito, il che significa che i tempi di attesa sono più lunghi. Il 15 marzo il ministero ha annunciato le scuse per aver già rilasciato 551.000 passaporti quest’anno, mentre la media mensile era di 151.000 l’anno scorso.
Sotto la pressione di tutta la rabbia e la frustrazione, il ministero ha formato una “Task Force sui passaporti” all’inizio di questo mese. Dovrebbe organizzare personale aggiuntivo e sollecitare le stazioni di polizia in tutto il paese a prolungare l’orario. Questo porta a scenari amministrativi straordinari: a Monza i cittadini stressati possono andare a lavorare il sabato ea Cagliari, in Sardegna, tengono le porte aperte anche la domenica.
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