Dopo questo riuscito colpo di stato, si dice già che l’Italia sia impegnata ad associare maggiormente l’Argentina con l’Italia come seconda nazione. La “cospirazione” di Redequin ha perso la speranza. Tuttavia, Redegui non è stato il primo a scegliere l’Italia al posto del suo paese di nascita.
È cresciuto in Brasile, ha frequentato l’accademia giovanile del Santos e ha giocato in nazionale giovanile per il Brasile. Tuttavia, dopo aver lasciato il Sud America e aver giocato in Italia per tre anni, Emerson ha annunciato la sua intenzione di giocare per l’Italia. Il difensore esterno ha ottenuto la cittadinanza italiana e ora ha 29 presenze in nazionale.
Jorginho è cresciuto in Sud America. Anche il centrocampista è nato in Brasile. Lì è cresciuto, ma all’età di quindici anni è andato nel paese di suo nonno. In Italia ha giocato nelle giovanili dell’Hellas Verona. Jorginho non ha nazionali giovanili, quindi la domanda è quale paese sceglierà. L’Italia è andata in testa dopo la vittoria a Napoli.
Il difensore centrale Rafael Toli rimane brasiliano. È cresciuto nel paese sudamericano e ha rappresentato il Brasile in gioventù. Nel 2015 si è trasferito ad Atlanta, dove gioca ancora per il club. Nel 2020, dopo aver vissuto in Italia per cinque anni, gli è stato concesso di acquisire la cittadinanza italiana. La Squadra Azzurra. Finora ha giocato dodici volte.
L’attaccante Eder è stato convocato in Italia nel 2015. Successivamente ha scatenato un dibattito sui media, che includeva l’allora allenatore del Manchester City Roberto Mancini. Eder si è trasferito in Italia dal Brasile all’età di sedici anni, e di conseguenza Mancini ha creduto di non doversi aspettare una convocazione. Solo i veri italiani possono giocare in nazionale. Ironia della sorte, Mancini è ora l’allenatore che ha introdotto Retegui, mentre Doloy ed Emerson sono ancora selezionati. Eder alla fine ha collezionato 26 presenze in nazionale e ha segnato sei volte.
Roberto Soriano, che qualche anno fa ha giocato in nazionale per l’Italia, è nato a Darmstadt, in Germania. Come figlio di una famiglia italiana, il suo scopo è sempre stato chiaro. Nonostante abbia frequentato le giovanili del Bayern Monaco, in gioventù ha sempre scelto la nazionale italiana. Alla fine avrebbe giocato nove nazionali A.
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