Ascolta il grido di aiuto della Terra e trova una svolta climatica

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Papa Francesco ha invitato i leader mondiali a fare una svolta al vertice sul clima di Dubai, “perché il clima è impazzito”. “Scegliamo la vita, scegliamo il futuro. Ascoltiamo il grido della terra, ascoltiamo la supplica dei poveri e rispondiamo alle speranze e ai sogni dei nostri figli”. comunicare.

Il Papa, 86 anni, avrebbe voluto parlare di persona ai leader mondiali presenti, ma soffre di bronchite e non può lasciare il Vaticano. Il cardinale segretario Parolin, il più alto funzionario della Chiesa cattolica romana dopo il papa, ha pronunciato il suo discorso. “Sono con voi più che mai, perché il nostro futuro dipende da ciò che scegliamo ora. Sono con voi perché distruggere l’ambiente è un crimine contro Dio”.

Il cardinale Parolin, numero due del Vaticano, al vertice sul clima

Il Papa descrive anche il cambiamento climatico come una sfida sociale globale, strettamente legata alle questioni relative a una vita dignitosa. “Sono qui per porvi la domanda a cui dobbiamo rispondere ora: siamo impegnati in una cultura della vita o in una cultura della morte?”

‘Avidità’

Secondo lui è chiaro che il riscaldamento globale è dovuto principalmente all’aumento dei gas serra nell’atmosfera, dovuto all’attività umana “che negli ultimi decenni si è rivelata insostenibile per l’ecosistema”. “Il desiderio di produrre e possedere proprietà è diventato un’ossessione. Ha portato a un’avidità eccessiva che ha reso l’ambiente un obiettivo di sfruttamento sfrenato.”

Per contrastare il cambiamento climatico, il Papa invita il mondo a proseguire la transizione energetica ed “eliminare i combustibili fossili”. Crede anche che le persone dovrebbero fare qualcosa per il loro stile di vita stravagante. “Spero che questo vertice rappresenti un punto di svolta, dimostrando che la volontà politica può accelerare la transizione ambientale”.

Il Papa ha parlato anche della differenza tra Paesi poveri e Paesi ricchi. Soprattutto perché i paesi ricchi e sviluppati con le loro emissioni sono responsabili anche dei problemi climatici dei paesi poveri. “I poveri sono le vere vittime di ciò che sta accadendo: dobbiamo pensare alla difficile situazione delle popolazioni indigene, alla deforestazione e al dramma della fame, della scarsità d’acqua e delle migrazioni forzate”.

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Facendo seguito ad uno dei principali argomenti di discussione di questo vertice – il finanziamento dei paesi poveri – il Papa ha indicato i paesi più ricchi. “Dobbiamo pensare agli effetti dei pochi Paesi responsabili dei preoccupanti ‘debiti ambientali’ di molti altri Paesi. Sarebbe giusto trovare mezzi adeguati per cancellare i debiti finanziari di quei Paesi”, ha detto il Papa.

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