Il produttore di macchine per chip ASML è stato tra i perdenti alla Borsa di Amsterdam lunedì a causa di un incendio nella sua filiale di Berlino. Gli investitori riducono le scorte di conseguenza. Nessuno è rimasto ferito nell’incidente lo scorso fine settimana, ma ASML sta ancora indagando se l’incendio influenzerà i suoi piani di produzione per quest’anno. Sulle borse europee il sentiment il primo giorno di borsa aperta dell’anno è stato positivo su tutta la linea.
ASML, il peso massimo dei maggiori fondi di Amsterdam, ha chiuso in negativo dello 0,7 per cento. All’inizio della giornata di negoziazione, prima che la società rilasciasse una dichiarazione sul fuoco, il titolo era ancora redditizio. Nonostante la perdita di prezzo dell’ASML, l’indice AEX ha chiuso a Damrak, in rialzo dello 0,7 percento a 803,31 punti.
Gli investitori sono rimasti ottimisti dopo la forte performance del mercato azionario nel 2021 e hanno ignorato le preoccupazioni sul potenziale impatto della variabile Omicron sulla ripresa economica. L’indice MidKap è salito dello 0,2% a 1.083,46 punti. Le borse di Francoforte e Parigi sono aumentate dello 0,9 per cento ciascuna. A Londra, gli investitori avevano ancora un giorno libero. A Istanbul, il mercato azionario è aumentato del 4% nonostante il forte aumento dell’inflazione in Turchia. Il livello complessivo dei prezzi del paese è aumentato del 36% a dicembre, raggiungendo il livello più alto dal 2002.
In MidKap, Air France-KLM si è classificata al primo posto con un aumento di circa il 5%. Gli analisti di Citi hanno aumentato i consigli sul gruppo aereo franco-olandese. Aumentata anche la consulenza data alla concorrente tedesca Lufthansa (più 8,9 per cento).
Altrove in Europa, l’attenzione si è concentrata, tra gli altri, sul Gruppo Iveco. Il produttore di camion e autobus è quotato separatamente alla Borsa di Milano da CNH Industrial, che è controllata dalla famiglia del miliardario italiano Agnelli. Gli azionisti di CNH riceveranno un’azione Iveco ogni cinque azioni CNH. Il titolo Iveco ha aperto a 11,26 euro, conferendo alla società un valore di mercato di circa 3 miliardi di euro, per poi tornare a 10,11 euro.
L’euro ha toccato 1,1289 dollari, contro 1,1326 dollari di venerdì. Il prezzo di un barile di petrolio statunitense è diventato dello 0,8 per cento a 75,84 dollari. Il petrolio Brent è salito dell’1,2% a 78,73 dollari al barile. Il mercato petrolifero attende con impazienza la riunione del petrolio dell’OPEC e dei suoi alleati come la Russia, che si terrà martedì. Successivamente, l’OPEC+ deciderà sulla produzione di petrolio a febbraio.