“È prevenuta, arrogante e violenta. Non può vivere con lei”. Parole dure scritte dall’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (86), neoeletto senatore, sulla sua alleata politica Giorgia Meloni (45) in una nota al Senato. Meloni, il grande vincitore delle elezioni del 25 settembre, ha risposto: “Si è dimenticato di aggiungere che non posso essere ricattato”.
La faida con Berlusconi ha a che fare con la distribuzione dei portafogli nella nuova, retta coalizione, e sta implodendo proprio mentre il rapporto tra Meloni e Matteo Salvini sembrava un po’ migliorato. Le tre celebrità italiane di destra sono andate a votare insieme il mese scorso e si sono assicurate una comoda maggioranza. Ma la confraternita dell’Italia postfascista, a cui appartiene Meloni, l’ha superata del 26 per cento, contro meno del 9 per cento della Lega di Salvini e dell’8 per cento di Forza Italia di Berlusconi.
Impasse
Giorgia Meloni riceverà probabilmente questo fine settimana un ordine di formazione ufficiale dal presidente Sergio Mattarella. Ma prima va risolta la controversia con Berlusconi. Nonostante l’esito deludente della sua elezione, l’ex presidente del Consiglio, che ha ricoperto quattro volte, chiede importanti incarichi ministeriali per Forza Italia. Alla Meloni va bene la nomina del capo del partito ed ex presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani agli affari esteri, ma lei è riluttante a rendere giustizia a Forza Italia: l’uomo d’affari e politico Berlusconi è gravato da anni da un mal di testa legale. Il tiro alla fune ha acceso lo sfogo di Berlusconi sulla carta, portando i negoziati a un punto morto.
Il capo del movimento postfascista italiano era già ministro della Difesa, posizione in cui La Rossa imitava letteralmente i giornalisti.
Giovedì, l’elezione di un nuovo presidente del Senato non è stata senza difficoltà. Il partito di Meloni ha nominato Ignazio La Rosa (75), ma i senatori di Forza Italia si sono rifiutati di votarlo, non perché fosse polemico, ma per insoddisfazione per la difficile formazione del governo. La Rossa, il leader del movimento post-fascista italiano, in precedenza ha servito come ministro della Difesa nel governo Berlusconi, una posizione che letteralmente tagliato o preso a calciha perso la pazienza contro Alunno.
Quattro anni fa, la polemica ha acceso i giornalisti ridacchianti Fotografare la sua collezione di strumenti di Mussolini. Dettagli impressionanti: Giovedì La Russa ha vinto il ballottaggio segreto nonostante il boicottaggio di Forza Italia, grazie ai diciassette voti dell’opposizione, che potrebbe aver voluto mettere un tacco a Berlusconi. Il Presidente del Senato italiano sostituisce il Capo dello Stato in caso di impedimento, ricoprendo così la seconda carica più alta.
Presidente pro-omofobo
Il nuovo presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana (42), potrebbe essere più controverso di La Rossa. Il cattolicesimo ultraconservatore è esplicitamente contrario all’aborto e si oppone ai diritti LGBT. Nel 2019 è stato ricevuto come ministro della famiglia nella sua città natale, Verona Congresso Mondiale delle Famiglie, un vertice annuale di attivisti, accademici e politici ultraconservatori, in cui venivano distribuite come souvenir bambole di gomma di feti. Come il leader del suo partito Matteo Salvini, negli ultimi anni si è espresso contro le sanzioni anti-russe. Venerdì, l’opposizione in Parlamento ha tenuto uno striscione con su scritto: “Non un presidente filo-Putin, un omofobo!”
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Il fatto che due figure controverse andranno a comporre gli stendardi del Parlamento italiano è motivo di preoccupazione in Italia e in Europa. Allo stesso tempo, la squadra del governo di Georgia Meloni potrebbe essere ancora più moderata del suo partito, e si adopererà per portare avanti la politica del suo predecessore Mario Draghi. Meloni ha scoraggiato Matteo Salvini, falco dell’immigrazione, dal continuare a rivendicare per sé la posizione degli affari interni, posizione che in precedenza lo aveva messo in rotta di collisione con l’Europa. Salvini sembra convinto che il suo allievo Fontana sia diventato Presidente del Parlamento, e che la posizione decisiva per l’economia sia possibile per la Liga.
Adesso Berlusconi. Su insistenza dei suoi due figli maggiori, Marina e Pierre Silvio, che ricoprono posizioni di rilievo nell’impero imprenditoriale della famiglia, l’ex primo ministro potrebbe accettare di tenere un incontro di riconciliazione lunedì. I suoi figli gli hanno dimostrato che sistemare le cose con Meloni non solo ha senso politicamente, ma serve anche i loro interessi commerciali.
Alla fine l’ultima parola è stata lasciata al presidente moderato Mattarella. Non solo nomina il nuovo primo ministro, ma approva anche la nuova squadra ministeriale. L’Italia dovrebbe avere un nuovo governo entro la fine di ottobre.
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Una versione di questo articolo è apparsa anche sul quotidiano del 17 ottobre 2022
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