Biden si aspetta una “lunga discussione” e la renderà “estremamente difficile” per Putin. Washington teme un’invasione russa dell’Ucraina e ha già avvertito i russi di “serie conseguenze” se fanno una tale invasione, come severe sanzioni economiche. Mosca nega qualsiasi piano per lanciare un attacco e insiste che ha il diritto di schierare forze in patria senza interferenze straniere.
Dopo un periodo di relativa calma, le tensioni sono nuovamente aumentate notevolmente a causa dell’aumento delle forze russe. Putin mette in guardia contro il superamento della “linea rossa” nelle attività militari internazionali in Ucraina. Biden ha detto che “non accetterà linee rosse da nessuno”.
Chiaramente, i due leader non sono d’accordo su una serie di altre questioni. Ad esempio, Mosca chiede che l’Alleanza occidentale non si espanda nella NATO verso la Russia. Washington accusa i russi di aiutare la vicina Bielorussia a inviare migranti dal Medio Oriente all’Unione europea. Gli americani chiedono anche che i russi non usino le loro forniture di gas come arma politica e facciano pressione sui paesi che dipendono dal gas.
I leader occidentali chiedono alla Russia di fermare l’escalation
I leader di Stati Uniti, Germania, Italia, Francia e Gran Bretagna hanno invitato la Russia nella tarda serata di lunedì a allentare le tensioni con l’Ucraina. La telefonata è arrivata dopo una telefonata tra il primo ministro britannico Boris Johnson, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro italiano Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel.
Un portavoce di Johnson ha affermato che i leader volevano formare un fronte unito in mezzo a “minacce e ostilità dalla Russia”. Il portavoce ha affermato che durante la telefonata i due Paesi hanno ribadito il loro sostegno all'”integrità territoriale dell’Ucraina”.
Lunedì il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha parlato anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, entrambe le parti hanno convenuto che è necessaria una soluzione pacifica e diplomatica al conflitto tra Russia e Ucraina. Blinken ha anche espresso il suo “sostegno incondizionato” al ripristino della sovranità ucraina sui suoi confini internazionalmente riconosciuti, inclusa la Crimea.