Calo temporaneo della guerra energetica

Sembra una telenovela! Scrive che i prezzi del gas stanno cadendo Pubblicità, Ma non siate troppo ingenui: questa non è la fine della crisi energetica. I burocrati europei e i fanatici ambientalisti sicuramente useranno questo per portare avanti la loro fallimentare agenda di sostenibilità, ma non dovremmo dimenticare che la vera minaccia è ancora in agguato. Putin sta giocando a scacchi con le forniture energetiche europee e noi siamo solo pedine nel suo gioco.
Mentre i nerd del clima celebrano l’aumento delle energie rinnovabili, dimenticano il quadro generale. Certo, l’inverno mite ha aiutato temporaneamente, ma siamo sinceri: questa è solo una distrazione temporanea dai problemi di fondo. La nostra indipendenza energetica è ancora una barzelletta.

E non siamo ingenui: se Putin decide di chiudere il rubinetto del gas, cosa succederà dopo? Allora il nostro intero castello di carte crollerà. Abbiamo a che fare con un maestro degli scacchi geopolitici che non esiterà a lasciare fuori l’Europa. E il nostro governo uscente? Sembra più interessato a compiacere Bruxelles e a seguire l’illusione verde che a proteggere i nostri cittadini.

È ora di svegliarsi! Non possiamo più lasciarci guidare da obiettivi energetici ideali e fare affidamento su sistemi instabili. Sono in gioco la nostra sicurezza nazionale e la nostra economia. È tempo di adottare una politica energetica basata sul realismo, sull’autosufficienza e sugli interessi nazionali.

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Quindi, con il calo dei prezzi del gas, non trascuriamo questo sollievo temporaneo. La vera crisi non è ancora finita ed è tempo di prepararsi, invece di perdersi in verdi sogni ad occhi aperti.

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