Campionati Europei 2024: Tim Merlier vince il titolo europeo dopo una gara caotica, Olaf Koeg conquista l'argento

Domenica 15 settembre 2024 alle 17:22

Tim Merlier è il nuovo Campione Europeo di ciclismo. La corsa su strada di circa 223 chilometri tra Heusden-Zolder e Hasselt nella regione montuosa è stata colorata da Mathieu van der Poel e Mads Pedersen, ma alla fine si è rivelata uno sprint. Merlier ha vagato all'esterno nello sprint ed è stato il più veloce. Silver era poco dietro Olaf Koegg. L'estone Madis Mikkelis sorprende tenendo Jasper Philipsen lontano dalla medaglia di bronzo.

Dopo la partenza a Heusden-Zolder e alcuni giri a Hasselt, ci siamo diretti a sud attraverso le strisce di ciottoli attorno ai giri del Limburgo del castello di Prinshagen: tre giri tra cui il Kolmontberg (800 m al 4,5%) e lo Zammelenberg (800 m). 4,3%) e due scivoli in ciottoli. Dopo quei giri nel Limburgo, siamo passati nuovamente davanti al castello di Prinshagen in direzione Hasselt per percorrere gli ultimi 22,7 chilometri pianeggianti. L'ultima svolta del circuito era a circa tre chilometri dal traguardo, dopodiché sembrava che la finale fosse fatta per i corridori.

È diventato subito chiaro che i Paesi Bassi e l’Italia erano i favoriti. Poco dopo la partenza sono partiti Mathis Le Berry (Francia), Nils Brun (Svizzera), Jonas Roach (Germania), Ivo Oliveira (Portogallo) e Felix Retzinger (Austria). Olanda e Italia sono subito passate in vantaggio per garantire che il vantaggio non superasse i due minuti. Anche la Francia ha assistito alla caccia all'uomo, dopo che il fuggitivo Le Berry è stato informato che non gli era più permesso partecipare.

Foto: Cor Foss

Van der Poel apre in anticipo la finale
Sul circuito del Limburgo i big block si sono fatti vedere per la prima volta in testa. Negli avamposti erano presenti, oltre ai Paesi Bassi e all’Italia, anche Danimarca, Belgio e Germania. Ciò ha portato a qualche inconveniente, ma il primo vero attacco è arrivato a 113 chilometri dal traguardo: il campione del mondo Matteo van der Poel è partito molto presto con Mads Pedersen, Søren Krag Andersen, Matteo Trentin, Jordi Meeus e Mike Teunissen, tra gli altri. Tuttavia, quel tentativo fu stroncato sul nascere, dopodiché anche il primo viaggio giunse al termine.

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Ciò che seguì fu una fase turbolenta in cui alcuni gruppi continuarono a prendere le distanze. Olanda, Danimarca, Italia e Belgio hanno sempre avuto una o due pedine. La successiva accelerazione di MVDP è arrivata a circa 90 chilometri dal traguardo, staccandosi con il suo secondo attacco con Mikkel Bjerg e Matteo Trentin. Queste due persone non viaggiavano con lui. Sfortuna per Tim Merlier, che è finito in disparte ed è dovuto rientrare da solo.

Si uniscono dopo una situazione pericolosa, e Pedersen e Van der Poel continuano
Il trio di van der Poel è stato poi inghiottito da un interessante gruppo d'élite, tra cui Teunissen, Einkhorn, Van Poppel, Pedersen, Casper Asgren, Alexander Christoph, Hugo Page e tre corridori di casa con Lorenz Rix, Edward Theunes e Jonas Rijkaert. Il Peloton non era da meno, ma grazie agli sforzi di Teunissen e Pedersen, tra gli altri, il gruppo di testa non si è fermato. Tuttavia, la cooperazione non è stata buona, tanto da portare ad una fusione a più di 60 chilometri dal traguardo.

Foto: Cor Foss

Pedersen ha fatto ricorso alla sua forza, perché nell'ultimo tratto acciottolato dell'Op de Kriezel ha accelerato per l'ennesima volta. Questa volta è stato accompagnato da Van Poppel, dal campione in carica Christophe Laporte e Arthur Klockers, e il potente Van der Poel è poi andato lì con Roach. Hanno impiegato 15 secondi e hanno costretto italiani e belgi sulla difensiva in un gruppo molto debole.

La partita dei secondi tra il Gruppo Van der Poel e il Peloton
L'ultima volta a Colmontberg non è successo nulla, ma a Zammelenberg il gruppo ha perso terreno. Pavel Bittner ha contrattaccato da solo, ma il ceco non è riuscito a fare il salto ed è caduto nel gruppo. Il divario con i leader Van der Poel, Van Poppel, Pedersen, Laporte, Clockers e Roach è aumentato a 25 secondi, con 35 chilometri pianeggianti rimanenti verso Hasselt.

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Sui binari larghi il piombo è scomparso come neve al sole, anche se per questo il treno italiano ha dovuto scendere più in profondità. Esattamente 25 chilometri prima del traguardo, il gruppo comprendente Van der Poel e Pedersen è stato catturato da un gruppo di oltre 50 uomini. L'Italia ha mantenuto un ritmo elevato, ma all'ultimo giro è stata ancora la Danimarca con Søren Krage Andersen e Kasper Asgren a dettare il ritmo.

Una corsa veloce per il titolo europeo
Asgreen ha guidato per qualche tempo davanti al gruppo, costringendo Affini a dare il massimo. Ce l'ha fatta a cinque chilometri dalla fine, ma Krag Andersen ha accelerato di nuovo, nonostante sia stato superato anche dal fortissimo Avini. Sulla sua scia si formarono molti treni che servivano favoriti come Jonathan Milan, Jasper Philipsen, Tim Merlier e Olaf Koeg, che fino ad allora erano riusciti a rimanere invisibili.

L'Italia ha iniziato l'ultimo chilometro con un treno impressionante, e poi diversi treni sono arrivati ​​​​da dietro. Ciò ha portato a una fase finale caotica, poiché nessuno dei due treni è riuscito a posizionare correttamente il proprio corridore davanti. Il Milan non è riuscito a completare la missione italiana ed è finito fuori dalla top ten.

I favoriti italiani hanno dovuto guardare Merlier battere tutti all'esterno con un forte sprint. Kooij è arrivato ma ha fallito. Philipsen ha mancato di poco la medaglia di bronzo, perché la sorpresa Madis Mikkels era troppo veloce per lui.

Foto: Cor Foss

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