Cinque persone sono annegate sabato nel Mar Egeo al largo della costa turca mentre cercavano di raggiungere la Grecia con un gommone. In Italia nello stesso giorno sono sbarcate 1.000 persone.
Cinque persone sono morte nel Mar Egeo vicino alla città turca di Didim. In un video diffuso dalla Guardia costiera turca, i migranti su un gommone grigio agitano le braccia in mezzo a un mare in tempesta. Hanno cercato di raggiungere la costa della Grecia. Secondo la guardia costiera turca, c’erano un totale di 16 persone. 11 di loro sono stati salvati: 10 adulti e un bambino.
Le tragedie umane sono comuni nel Mar Egeo, con i migranti che salgono a bordo di barche improvvisate in mare agitato. All’inizio di febbraio, un’altra donna e quattro bambini sono stati uccisi nella stessa zona quando la loro barca è affondata. Dal 2014, 2.269 persone sono annegate nel Mediterraneo orientale, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM).
Forte critica all’Italia
Sempre sabato, più di 1.000 migranti in barca sono arrivati in Italia attraverso il Mediterraneo. Un’imbarcazione con a bordo 487 persone è arrivata durante la notte nella città portuale di Crotone, nella Calabria meridionale. La guardia costiera ha scortato la barca al porto. In mattinata una nave della guardia costiera ha portato un totale di 584 migranti nella città portuale di Reggio Calabria. La gente si era trasferita da una barca sovraffollata in alto mare. Le autorità italiane hanno affermato che le difficili condizioni meteorologiche e il gran numero di persone hanno reso l’operazione “estremamente complicata”.
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In questo momento, centinaia di migranti stanno ancora navigando nel Mediterraneo su imbarcazioni che non sono realmente idonee alla navigazione. Il ministero dell’Interno italiano ha censito diverse migliaia di barconi arrivati sulla terraferma di Lampedusa negli ultimi giorni. Dall’inizio di quest’anno fino a giovedì sera sono già stati registrati più di 15.800 immigrati. Negli ultimi due anni, quel numero è attualmente di circa 6.000.
La Guardia Costiera italiana è stata oggetto di pesanti critiche nei giorni scorsi per non aver inizialmente aiutato una barca con più di 150 migranti a bordo alla fine di febbraio. La barca è affondata. In tutto sono morte almeno 74 persone.
Sabato, due settimane dopo l’incidente, i servizi di emergenza hanno tirato fuori dall’acqua il corpo di una ragazza.
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