NU.nl ti fornisce regolarmente una panoramica della situazione in Israele e nei territori palestinesi. Questa volta: l’esercito israeliano afferma di aver sganciato circa seimila bombe sulla Striscia di Gaza. È preparato per un possibile attacco al suolo.
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Giovedì è stato il sesto giorno consecutivo di bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Ogni giorno nella regione cadono in media 6.000 bombe. L’Air Force ha riferito che sono stati colpiti un totale di circa 3.600 obiettivi. Gli attacchi hanno finora provocato 1.500 morti e almeno 6.600 feriti da parte palestinese.
Secondo Human Rights Watch, l’esercito israeliano ha utilizzato il fosforo bianco nelle sue operazioni militari del 10 e 11 ottobre. Lo ha riferito l’organizzazione per i diritti umani sulla base di immagini video e testimonianze oculari. Secondo Human Rights Watch, le riprese video mostrano il fuoco dell’artiglieria al fosforo bianco nel porto di Gaza City e in due siti rurali lungo il confine israelo-libanese.
Il fosforo bianco può essere utilizzato come cortina di fumo o come arma. Può ferire gravemente i civili provocando gravi ustioni.
Il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi ha affermato che i palestinesi devono “rimanere saldi sulla loro terra” nonostante i bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Pertanto, i palestinesi non sembrano poter contare sul vicino Egitto per aprire il valico di frontiera di Rafah, che è l’unico valico di Gaza non controllato da Israele.
Attacco al suolo “il più rapidamente possibile”
L’esercito israeliano sembra ora pronto a lanciare un attacco di terra, ha riferito la televisione Canale 14. Serve ancora solo l’approvazione politica. Una volta che il segnale diventa verde, le forze di terra possono entrare nella Striscia di Gaza.
All’inizio della giornata, un portavoce dell’esercito israeliano ha anche discusso di un possibile attacco di terra a Gaza. Secondo il portavoce, l’iniziativa verrà avviata non appena “sarà coerente con gli obiettivi”.
Giovedì si è vista anche la prima reazione dell’IDF all’accusa di aver risposto troppo tardi sabato scorso all’invasione di Hamas.
Herzi Halevy, il massimo ufficiale militare israeliano, ha dichiarato: “Le forze di difesa israeliane garantiscono la sicurezza del paese e dei suoi cittadini, e sabato mattina non siamo riusciti a farlo nell’area adiacente alla Striscia di Gaza”.
Israele identifica quasi tutti gli ostaggi
Il bilancio delle vittime da parte israeliana è stato nuovamente rivisto giovedì. Le autorità stimano ora almeno 1.300 morti e più di 3.200 infezioni. L’esercito israeliano afferma inoltre di aver identificato 97 degli oltre 100 israeliani tenuti in ostaggio.
Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi e solo allora Israele consentirà il ritorno nella Striscia di Gaza dei servizi di base come acqua, carburante e aiuti umanitari. Lo ha affermato oggi Israel Katz, ministro israeliano dell’Energia X.
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