Comprensorio sciistico francese chiuso per sempre: “Sassi ma niente neve sulle piste”

La piccola stazione sciistica di La Sambuy, vicino alla cittadina francese di Annecy nella regione dell’Alta Savoia, esiste da sessant’anni ed è a conduzione familiare. Dotato di un solo ascensore, tre a fune e una decina di rampe, era piccolo e quindi frequentato da famiglie, come si legge nelle recensioni.

Un deficit di mezzo milione

L’area era presidiata dal Comune e da anni servivano soldi. Il deficit annuale è ormai salito a 500.000 euro, per questo il sindaco di La Sambuie ha deciso di chiudere il comprensorio sciistico.

“Abbiamo nevicato ogni anno dall’inizio di dicembre fino alla fine di marzo”, afferma il sindaco Jack Dalix. CNN. “Ma lo scorso inverno è stato bianco solo per quattro settimane e anche quando ha nevicato non c’era molto. Ben presto sui pendii sono apparse pietre e rocce.”

La comunità locale, che fa affidamento sulla montagna come fonte di reddito, ha cercato di mantenere aperto il comprensorio sciistico, ma senza successo. L’area – che si trova a un’altitudine compresa tra 1.150 e 1.850 metri – chiude definitivamente i battenti.

Il quotidiano locale scrive che il consiglio comunale è stato molto chiaro Sud-ovest. “Arriva un momento in cui devi aprire gli occhi. Il cambiamento climatico significa che dobbiamo adattarci.”

Già l’anno scorso era chiaro che il futuro degli sport invernali era appeso a un filo anche altrove in Europa:

La Sambuy non è il primo comprensorio sciistico europeo a chiudere definitivamente i battenti; Secondo Sud Ouest, questo è successo in almeno 180 regioni solo in Francia dagli anni ’70. Spesso però queste zone disponevano di comprensori sciistici molto piccoli che non erano più redditizi.

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Nessuna neve artificiale

Secondo uno studio pubblicato il mese scorso sulla rivista Nature Climate Change, un quarto delle stazioni sciistiche europee potrebbe scomparire se l’attuale riscaldamento globale dovesse continuare.

Per le aree senza cannoni da neve, come La Sumbaie, le prospettive sono peggiori. Gli scienziati hanno concluso che solo la metà dei comprensori sciistici potrebbe sopravvivere senza la neve artificiale.

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