Dibattito in Italia sulla legge antidiscriminazione LGBTI: ‘Non abbiamo fatto un passo indietro’

Bandiere arcobaleno sventolano sulle strade romane e si tiene un banchetto. Questo fine settimana la Roma festeggia l’orgoglio. Ma nel palazzo del parlamento, a pochi chilometri di distanza, si parla da mesi di un disegno di legge che sta facendo scalpore nel Paese.

Ora, da nessuna parte nella costituzione italiana si dice che la discriminazione basata sul genere, l’orientamento sessuale e l’identità di genere, l’incitamento all’odio e l’incitamento alla violenza siano punibili. Un disegno di legge popolarmente noto come DTL Giovanni, Ha bisogno di cambiare. Il nome deriva dal fondatore, Alessandro John, politico democratico e membro della Camera dei Deputati.

L’idea è di espandere la legge esistente per rendere l’omosessualità e la transfobia uguali alla discriminazione e all’odio basati sulla razza, la religione o l’appartenenza politica di una persona. Angelo Shilasi, assistente professore di diritto pubblico all’Università della Sabienza a Roma, ha dichiarato: “In Italia in questo momento c’è ben poco da fare per prevenire questo tipo di discriminazione.

“Punire e combattere la discriminazione e la violenza contro le persone LGBT è il punto di partenza.

La proposta è stata approvata dalla Camera dei Rappresentanti lo scorso novembre. Ora il sistema referendario del Senato. Diversi partiti di destra, tra cui Lega e Fratelli d’Italia, sono contro la legge. Dicono che la libertà di espressione, tra le altre cose, è in pericolo. Non è ancora chiaro quando il Senato prenderà in considerazione la proposta, ma potrebbe essere all’inizio del prossimo mese.

Dimostrazioni

Da nord a sud e dalle isole alla terraferma, negli ultimi mesi ci sono state le proteste dei legislatori. Compreso Torino, Milano, Roma, cocleare Sopra Palermo Migliaia di persone si sono radunate e hanno invitato il Senato a votare il piano il prima possibile.

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C’è anche opposizione alla legge tra la gente. Ad esempio, c’è stata una grande manifestazione lo scorso maggio Milano Lì è dovuta intervenire la polizia. Spesso tali organizzazioni conservatrici Persone per la famiglia Sopra Solo Pro Vita e Famiglia Raduno dietro i partiti di destra sotto le spoglie di Siamo liberi (Siamo liberi). Tra le altre cose, le istituzioni sono interessate all’educazione (cattolica).

Il giornalista Mustafa Margadi ha parlato con il leader de Il popolo per la famiglia e si è fermato a una festa pre-Pride, dove le persone sperano principalmente che la legge venga approvata presto:

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