Dopo sei mesi di recessione, l'economia italiana ha ripreso a crescere leggermente

L’economia italiana è cresciuta leggermente nell’ultimo trimestre. Ciò significa che il paese è uscito dalla recessione. La crescita è stata ancora inferiore alla media europea.

Nell’area dell’euro la crescita economica ha raggiunto lo 0,4% rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno. Lo riferisce l'agenzia statistica europea Eurostat. In Italia questa cifra ha raggiunto lo 0,2% rispetto all'ultimo trimestre dello scorso anno.

Secondo l'ISTAT la crescita rispetto al primo trimestre dello scorso anno è stata dello 0,1%. Tutto questo è minimo, ma è un sollievo per la terza economia dell’Eurozona, molto travagliata. Positivo anche il calo della disoccupazione. A febbraio era ancora al 10,5%; A marzo il 10,2%. “Le voci secondo cui le cose andranno male con l'attuale governo populista sono state smentite”, ha detto il commentatore di borsa Hans de Geus.

Spagna-Italia

In ripresa anche l'economia spagnola: +0,7%. Il calo dei tassi di disoccupazione ha portato ad un aumento della spesa dei consumatori. Ciò ha compensato il leggero calo delle esportazioni. In Italia è avvenuto esattamente il contrario: l’aumento del numero delle esportazioni ha stimolato la crescita. Tuttavia, il calo della spesa interna ha smorzato ancora una volta l’entusiasmo.

Considerando i dati sulla crescita europea, oggi il valore dell'euro è aumentato dello 0,3%. Questo pomeriggio un euro valeva 1,12 dollari. Secondo De Geus la ragione di questo aumento di valore è anche l'aumento dell'inflazione in Germania. “Ciò aumenta la possibilità di un aumento dei tassi di interesse”.

Stai attento

La ripresa anemica dell’Italia non cambia il fatto che la Commissione Europea nutre ancora forti preoccupazioni riguardo alle finanze statali italiane. I costosi piani governativi, come l’abbassamento dell’età pensionabile e del reddito di base per alcuni gruppi, costano al governo miliardi in più.

Tuttavia, il bilancio non prevede spazio per questo, a meno che l’Italia non esegua tagli più profondi o l’economia non cresca molto più rapidamente. Il governo ritiene che quest’ultima cosa accadrà. Ma su questo a Bruxelles ci sono forti dubbi.

Il debito pubblico italiano ammonta a 2.363 miliardi di euro, pari al 132% del reddito nazionale. Bruxelles vorrebbe che questa cifra raggiungesse il 60%.

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