Un mare di palloncini azzurri e verdi e soprattutto rossi, sventolanti bandiere italiane ed europee, colorano il cielo sopra la piazza antistante la Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma. Qualcuno indossò un feroce mietitore, una falce e tutto, tenendo in mano una bambola, a testa bassa, con sopra l’immagine di Benito Mussolini e il motto: “È morto, il fascismo non è ancora”. Dal podio un dirigente sindacale ha chiesto fragorosi applausi per la messa al bando delle organizzazioni neofasciste in Italia.
Sabato i sindacalisti si sono recati nella capitale italiana su ottocento autobus, dieci treni appositamente noleggiati e alcuni voli dalla Sardegna e dalla Sicilia. Un manifestante indossa una giacca blu del sindacato con la scritta “Vaccinato dal 25 aprile 1945”. “Questo è il giorno della nostra liberazione dal fascismo”, dice Armando Frostaglia di Roma. “Molti di noi sono venuti qui per mostrare il nostro disgusto per quello che è successo lo scorso fine settimana”.
L’incursione dei neofascisti
Il 9 ottobre, sabato scorso, un gruppo si è sciolto con una manifestazione anti-tasse per prendere d’assalto la sede del sindacato di sinistra Cgil. Tra le folle vandalizzanti c’erano anche noti dirigenti neofascisti, che furono successivamente arrestati. Con 5 milioni di iscritti, la Cgil è il sindacato più grande d’Italia, e la sua manifestazione di sostegno ha attirato sabato decine di migliaia di simpatizzanti della Roma. Secondo gli organizzatori, erano 200.000 e la polizia ha stimato il loro numero in 50.000.
Frustaglia dice strizzando l’occhio che non solo è stato vaccinato contro l’epidemia, ma anche contro il Covid-19. “Rispetto il diritto di protestare per coloro che la pensano diversamente, ma deve rimanere pulito e pacifico”.
Questo Paese ha subito un tale trauma e così tante morti che penso che l’approccio di Draghi sia davvero necessario
Morena Serra membro del sindacato
Morena Serra, che è venuta a Roma da Mestre (vicino Venezia) con la sua delegazione della corporazione, dice di essere rimasta scioccata dall’assalto all’edificio della corporazione. “Ma quello che non posso sopportare è che questi uomini siano entrati anche nel pronto soccorso di un ospedale rumeno”, dice l’infermiera Serra. Durante la pandemia, ha fornito assistenza domiciliare ai pazienti con malattie muscolari. Questo Paese ha attraversato un tale shock e così tanti morti che penso che l’approccio di Draghi sia davvero necessario. Gli italiani non possono gestire un altro arresto. E la nostra economia non può essere costretta a inginocchiarsi così una seconda volta”.
Il più forte d’Europa
L’approccio italiano è il più severo in tutta Europa. Da venerdì, tutti al lavoro devono poter mostrare un pass per il coronavirus. Il presidente del Consiglio Mario Draghi sta assumendo questo impegno fino alla fine di quest’anno, con l’obiettivo di aumentare il numero delle vaccinazioni. Questa strategia funziona: da metà settembre, quando si è saputo che il passaggio di Corona in atto sarà obbligatorio dal 15 ottobre, l’Italia ha registrato oltre mezzo milione di vaccini in più rispetto al mese precedente.
Il “Black Friday” precedentemente temuto non si è concretizzato. I lavoratori portuali in sciopero nella città settentrionale di Trieste hanno lasciato passare i lavoratori e il porto è rimasto in funzione. Sabato, migliaia di oppositori del “Corridoio Verde” hanno organizzato una manifestazione non autorizzata a Milano. Era già il tredicesimo sabato consecutivo di protesta e con circa 15.000 manifestanti è stata la più grande manifestazione mai realizzata. Secondo il quotidiano milanese Corriere della Sera Stavolta dietro non c’era l’estrema destra, piuttosto la manifestazione aveva un carattere anarchico.
Per ora Draghi sembra cavarsela con il suo approccio duro, anche se questo è solo un risultato temporaneo. Anche l’Italia manterrà le forze di sicurezza in strada nelle prossime settimane, soprattutto in vista del vertice dei capi di Stato e di governo del G20 che si terrà a Roma alla fine di questo mese.