Il gruppo italiano di petrolio e gas Eni ha firmato un accordo con l’Egitto per importare più gas naturale liquefatto dal Paese nordafricano. Con il nuovo contratto di fornitura, l’Italia, che possiede una quota del 30 per cento in Eni, spera di diventare meno dipendente dal gas russo.
Il gruppo statale egiziano del gas EGAS si è impegnato a vendere a Eni 3 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto da utilizzare in Italia o altrove in Europa. Il primo ministro Mario Draghi ha già firmato un accordo con l’Algeria per consentire all’Italia di importare quasi il 50 per cento del suo gas da quel paese. Eni spera anche di pompare più gas in Libia.
L’Italia è il secondo importatore di gas naturale nell’Unione Europea dopo la Germania, secondo l’Agenzia per l’Energia degli Stati Uniti (EIA). Nel 2016 il Paese ha importato circa 65 miliardi di metri cubi di gas naturale.
L’Egitto è un attore relativamente piccolo nel mercato globale del GNL. Il Paese ha rappresentato circa l’1 per cento del GNL totale mondiale nel 2019. Il governo egiziano prevede che l’accordo con Eni aumenterà la produzione e l’esportazione di GNL. Eni ed EGAS stanno lavorando insieme per estrarre giacimenti di gas in Egitto e cercare nuove risorse nel Delta del Nilo, nel Mediterraneo e nel Deserto Occidentale.