Gli snowboarder camminano sull’acqua grazie a un’unica modificazione genetica

A volte li vedi camminare sull’acqua alla velocità della luce: pattinatori sul ghiaccio. Insetti che sfidano la tensione superficiale grazie alle loro gambe lunghe e sottili e alle setole idrorepellenti. I ricercatori dell’Università di Lione hanno ora scoperto che questi due fattori molto diversi – lunghezza dello stelo e crescita del pennello – sono controllati dagli stessi geni. Ciò potrebbe aver contribuito all’adattamento degli animali alla loro nicchia ecologica.

I pattinatori di neve (Gerridae) appartengono agli insetti e sono spesso confusi con gli scribi (Gyrinidae) in termini di nomenclatura. Fanno anche movimenti aggraziati sull’acqua, ma appartengono ai coleotteri e hanno anche un corpo arrotondato e gambe più corte. (O secondo il poeta fiammingo Guido Giselle nel 1857 nel suo famoso poema casa dello scrittore Ha scritto: “Vivi, ti muovi e cammini veloce / Anche se vedi ‘Non sono né un braccio né un uomo.’) Entrambe le famiglie sono carnivore e mangiano piccole prede come larve di zanzara.

I pattinatori di velocità sono passati da un insetto terrestre a un insetto acquatico circa 200 milioni di anni fa, sviluppando le loro lunghe gambe e minuscoli peli che formano setole idrofobiche o “temorose dell’acqua” attraverso una struttura complessa. Ma sebbene entrambi i tratti siano noti da tempo per essere fondamentali per il successo dei pattinatori di velocità, non è chiaro fino a che punto siano cresciuti simultaneamente o separatamente.

insieme coerente di geni

I biologi francesi hanno rivelato che, Scrivono questa settimana nelle riviste scientifiche PNAS† Studiando l’origine genetica delle setole, hanno scoperto che gli stessi geni sono anche responsabili della lunghezza dello stelo e della divisione cellulare. Suggeriscono che “la divisione cellulare può essere un meccanismo mediante il quale questi geni possono controllare la lunghezza dello stelo e la densità del pennello allo stesso tempo”.

Il fenomeno in cui un singolo gene o complesso genetico (un insieme coerente di geni) è responsabile di diversi cambiamenti esterni è anche chiamato polimorfismo e si verifica spesso in natura. I gatti bianchi con gli occhi azzurri, ad esempio, sono spesso sordi sopra la media e nel 1936 lo erano già il gene fragile O il “gene del pelo di mosca” di alcuni polli. I polli con piume che si arricciano verso l’esterno hanno anche altre caratteristiche, come un alto metabolismo e una bassa produzione di uova. Nelle persone con polimorfismo, ad esempio, nella sindrome di Marfanche è una produzione ereditaria di tessuto connettivo causata da una singola mutazione genetica e provoca, tra le altre cose, ipercinesia e disturbi cardiaci.

E ora il polimorfismo sembra verificarsi anche nei pattinatori di velocità. Gli autori ritengono che il polimorfismo svolga un ruolo di primo piano proprio perché gli insetti acquatici occupano una ristretta nicchia ecologica. Il fatto che creino un intero “set” di adattamenti esterni con pochi geni può contribuire al fatto che queste specie si adattano in modo più efficiente a condizioni in cui altre specie sono incapaci o a malapena in grado di sostenersi.

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