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Per la prima volta gli Stati Uniti hanno imposto una multa per lo smaltimento improprio di un satellite. La Federal Communications Commission (FCC) descrive questo passo come un passo importante nella lotta contro i detriti spaziali.
La società di trasmissione satellitare Dish deve pagare 150.000 dollari perché qualcosa è andato storto con EchoStar-7, lanciato nel 2002. Quando il satellite è stato ritirato l’anno scorso, la società ha scoperto che non c’era abbastanza carburante per trasportarlo su un’orbita più alta e più sicura: Invece delle 190 miglia che avrebbe dovuto raggiungere, raggiunse solo 78 miglia.
Mezzo milione di oggetti
Se i detriti spaziali non vengono smaltiti correttamente, possono rappresentare un problema per i satelliti e altri veicoli spaziali. Poiché gli oggetti scartati orbitano attorno alla Terra ad alta velocità, anche un piccolo pezzo di spazzatura spaziale può causare danni significativi.
Attualmente si stima che ci siano circa mezzo milione di pezzi di dimensioni pari o superiori a un centimetro. 25.000 di essi più grandi di 10 centimetri sono seguiti da vicino dalla Terra. I detriti volanti includono detriti provenienti da satelliti precipitati, piattaforme missilistiche abbattute o attrezzature perse dagli astronauti.
Una grande porzione di detriti spaziali alla fine colpisce la Terra. Secondo la NASA, i detriti spaziali sono entrati nella nostra atmosfera ogni giorno negli ultimi 50 anni. La possibilità di danni è piccola: la maggior parte brucia prima di raggiungere la superficie, e il resto spesso cade in aree scarsamente popolate come la tundra siberiana o gli oceani.
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