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I negoziati per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza proseguiranno più tardi nella capitale del Qatar, Doha. Questo è ciò che hanno detto funzionari americani e del Qatar. Fonti americane hanno detto a Reuters che i colloqui stanno procedendo “in modo costruttivo”.
Stamattina fonti egiziane hanno riferito che non è stato ancora raggiunto alcun progresso e che vi sono ancora divergenze da risolvere. Il leader di Hamas, Hossam Badran, ha dichiarato in tarda serata che i continui attacchi israeliani a Gaza stanno ostacolando i progressi.
Hamas non è rappresentata a Doha perché ritiene che Israele non mostri alcun segno di volontà di raggiungere un accordo. All'incontro parteciperanno il direttore dei servizi segreti israeliani Mossad, David Barnea, e altri due alti funzionari israeliani, oltre a rappresentanti di Stati Uniti, Qatar ed Egitto.
Fase critica
C’è una grande pressione sui negoziati. Si teme che il conflitto nella regione possa intensificarsi se l’Iran e Hezbollah lanciassero un massiccio attacco di ritorsione contro Israele. Alla fine di luglio, un importante leader di Hezbollah e leader di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato liquidato in 24 ore. Quest'ultimo è stato ucciso in un'operazione a Teheran, sul territorio presidiato dalla Guardia rivoluzionaria iraniana, un'unità d'élite.
Nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno rafforzato la propria presenza militare nella regione, con navi da guerra, sottomarini nucleari e aerei da combattimento. Questi hanno lo scopo di proteggere Israele nel caso di un attacco su larga scala contro quel paese.
Un portavoce della Casa Bianca da Washington ha affermato che i colloqui di Doha sono cruciali. Ha aggiunto: “Gli ostacoli rimanenti possono essere rimossi e dobbiamo porre fine a questo processo”. L'inizio dei colloqui di Doha è stato definito “pieno di speranza”.
Il piano di Biden
Venerdì il ministro degli Esteri britannico David Lammy visiterà Israele per colloqui. Conferma anche che è arrivato il momento decisivo. “Le ore e i giorni a venire potrebbero determinare il futuro del Medio Oriente ed è per questo che oggi e ogni giorno esortiamo i nostri partner nella regione a scegliere la pace”.
Alla base dei colloqui di Doha c'è il piano presentato a maggio dal presidente americano Biden. Ciò dovrebbe portare alla fine ad una tregua permanente a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e all’uscita dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza.
Ieri le autorità di Gaza hanno riferito che finora a Gaza sono morte 40.000 persone. Secondo l'esercito israeliano si tratta di almeno 17.000 combattenti di Hamas e di altri gruppi terroristici.
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