I neurofilosofi si scontrano

La consapevolezza è caldo Nella scienza – e quindi provoca accese discussioni, conflitti e persino conflitti di direzione. In Lettera aperta La settimana scorsa, 124 neuroscienziati e filosofi erano fortemente in disaccordo con una teoria che stava guadagnando costantemente terreno, la “teoria dell’informazione integrata” (IIT) della coscienza. Questa è “pseudoscienza”, dicono i firmatari, tra cui grandi nomi come le americane Patricia Churchland e Danielle Dennett, che sostengono una visione puramente fisica della coscienza.

I firmatari ritengono che la nuova teoria, sviluppata nel 2004 dal neuroscienziato e psichiatra Giulio Tononi, Non scientifico e non verificabile. Temono anche rischiose implicazioni sociali se venisse adottata su larga scala, ad esempio per quanto riguarda l’aborto e l’eutanasia (credono che attraverso la terapia IIT le piante, anche i feti e i pazienti in coma acquisiscano coscienza).

Coloro che sono solidali con la teoria vedono questa misura come molto esagerata e come un’accusa fuori luogo. Il motivo del messaggio era fare rapporto natura E Scienze Sul sostegno sperimentale all’IIT, ma secondo loro quelle lettere lo erano Per niente favorevole.

Questa è anche l’opinione di David Chalmers, il filosofo australiano che negli anni Novanta mise sulla mappa il “difficile problema della coscienza”. Si lamenta con X del messaggio “sproporzionato”. “Chiamare la teoria dell’IIT pseudoscienza è come sganciare una bomba atomica su una disputa interna”, ha detto Chalmers.

“Teoria dell’informazione integrata” Si presume che la coscienza sia una proprietà di sistemi di elaborazione delle informazioni complessi e integrati. In linea di principio ciò potrebbe valere anche per sistemi fisici diversi dal cervello umano o animale, ad esempio anche per le piante. La teoria ha dettagli matematici, con fi Come simbolo del grado di integrazione delle informazioni (e, in definitiva, della coscienza).

La teoria IIT sta facendo scalpore e, secondo la fisica Sabine Hossenfelder, è attualmente “la teoria matematica della coscienza più popolare”, come ha scritto nel suo articolo. Fisica esistenziale (2022). Ma fin dall’inizio la teoria fu anche molto controversa. I neurofilosofi lo criticano come non verificabile o addirittura come una forma di “pensiero magico”. Secondo alcuni l’IIT si avvicina pericolosamente al panpsichismo (l’idea che l’intero universo sia cosciente), nonostante i limiti che riguardano esplicitamente i sistemi informativi complessi e non “tutto ciò che esiste”.

I sostenitori dell’IIT sostengono che la teoria non è verificabile, ma Hosenfelder sottolinea che a questo scopo sono necessari dei calcoli fi Creare un sistema utilizzando i computer di oggi richiederebbe un tempo incredibilmente lungo, solo per creare “coscienza” nel worm. Inoltre secondo lei è possibile immaginare sistemi informativi semplici e altissimi fi La possibilità di registrarsi senza esserne consapevoli.

L’IIT ha un ampio appeal, ma deve competere con altre teorie della coscienza come HOT (teorie di ordine superiore), RPT (teoria dei processi ricorrenti), PPT (teoria dell’elaborazione predittiva) e GNWT (teoria dello spazio di lavoro neurale globale).

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