I servizi di emergenza stanno ancora cercando quattro persone scomparse dopo un'esplosione mortale in una centrale elettrica in Italia.

Sul posto sono presenti i servizi di emergenza

Novità del NOS

I servizi di emergenza stanno ancora cercando le quattro persone scomparse dopo l'esplosione di ieri in una centrale idroelettrica sul Lago di Suviana, a sud di Bologna, in Italia.

Nell'incidente sono morti almeno tre dipendenti. Cinque persone sono rimaste ferite. Sono stati portati in ospedale con l'eliambulanza. 3 di loro sono in condizioni critiche.

La ricerca dei dispersi è continuata tutta la notte. Non fu un compito facile: l'esplosione avvenne quaranta metri sotto terra e provocò incendi e allagamenti.

I soccorritori sperano di trovare altri sopravvissuti:

Soccorritori nell'esplosione di una centrale idroelettrica italiana: 'Speriamo in un miracolo'

Parte della struttura sotterranea di nove piani è crollata, ha detto il capo dei vigili del fuoco Francesco Notaro al canale di notizie italiano SKY TG24. I sommozzatori sono stati impiegati per localizzare le persone scomparse.

Manutenzione

Da quasi un anno la centrale idroelettrica è sottoposta a importanti lavori di manutenzione per ammodernare la turbina. L'impianto è stato testato per la prima volta ieri.

Fu subito chiaro che le cose non stavano andando bene. Un dipendente ha riferito al quotidiano La Repubblica di aver sentito un “suono metallico” provenire dal piano terra, come quello di un grosso motore che andava su di giri, seguito da una “esplosione”. Vide sollevarsi un “terribile mare di fuoco” dal piano terra.

La causa dell'esplosione è ancora sotto inchiesta. La Repubblica scrive che non si può escludere che l’epidemia sia il risultato di un errore umano.

Guanti fusi

Cinque persone hanno riportato gravi ustioni. I guanti di alcuni erano così caldi che si scioglievano sulle mani. I servizi di emergenza hanno dovuto tagliare i loro vestiti per liberarli. Poiché i dipendenti sono ancora sotto shock, la polizia li interroga solo più tardi.

Il primo ministro italiano Meloni dice di seguire la notizia “terribile”. Ha esteso il suo sostegno alle vittime e alle loro famiglie.

Enel Green Power, la società dietro l'impianto, afferma che la diga dove si trova l'impianto non è stata danneggiata. L'azienda esprime inoltre il proprio cordoglio alle vittime e alle loro famiglie.

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