Il cambiamento climatico sta intensificando il ciclo dell’acqua a una velocità doppia rispetto a quella prevista, come sta dimostrando ora

Il ciclo dell’acqua sul nostro pianeta sta diventando sempre più intenso. Il suo aumento della temperatura globale Secondo una nuova analisi Ha deviato almeno il doppio dell’acqua dolce dalle regioni calde ai poli della Terra di quanto si pensasse in precedenza. Ciò significa che stiamo assistendo a siccità più forti e frequenti e piogge più torrenziali di quanto previsto dai modelli.

Il ciclo dell’acqua descrive tutti i processi in cui l’acqua circola attraverso il sistema terrestre. L’acqua di superficie, come l’acqua di mare, evapora durante questo processo. Nell’atmosfera, questo vapore forma nuvole da cui cadono le precipitazioni. Questo ritorna ad atterrare nei corsi d’acqua, o affonda come acque sotterranee. Una grande porzione si raccoglie nuovamente come acqua superficiale.

Il cambiamento climatico ha intensificato il ciclo globale dell’acqua del 7,4%, rispetto alle precedenti stime del modello dal 2 al 4%. Il ciclo dell’acqua è stato tradizionalmente visto come un processo immutabile che reintegra costantemente le nostre risorse idriche. Ma gli scienziati sanno da tempo che l’aumento delle temperature globali sta intensificando il ciclo dell’acqua globale, il che significa che è probabile che le zone subtropicali aride diventino più secche man mano che l’acqua dolce scorre nelle regioni più umide.

Siccità e piogge torrenziali più forti e frequenti

Lo scorso agosto, il sesto rapporto di valutazione del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici ha concluso che il cambiamento climatico porterà a cambiamenti a lungo termine nel ciclo dell’acqua, portando a siccità più forti e frequenti e piogge più abbondanti.

Gli scienziati stimano che la quantità di acqua dolce aggiuntiva che si è spostata dalle regioni più calde tra il 1970 e il 2014 varia da 46.000 a 77.000 chilometri cubi. Si tratta di un’intensificazione del ciclo dell’acqua maggiore del previsto.

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Il team ha utilizzato la salinità oceanica come modo per misurare le precipitazioni nel loro studio. L’oceano è più salato in alcuni luoghi e meno salato in altri. Quando la pioggia cade nell’oceano, tende ad ammorbidire l’acqua, rendendola meno salata. Quando c’è più evaporazione, alla fine rimane più sale. I ricercatori hanno dovuto tenere conto della mescolanza delle acque con le correnti oceaniche.

Tutti i dati mostrano che l’attuale modellazione climatica ha sottovalutato i potenziali effetti dei cambiamenti climatici sul ciclo dell’acqua.

(kg)

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