Il tribunale della città italiana di Lecce non vede alcun motivo per indagare ulteriormente sulle accuse di abusi sessuali contro il regista canadese Paul Haggis. Lo riporta la rivista di settore americana Variety sulla base di quanto riportato dall’agenzia di stampa italiana ANSA.
“Dopo aver esaminato le prove e ascoltato le argomentazioni di entrambe le parti, il tribunale di Lecce, una corte d’appello di tre giudici, ha respinto all’unanimità l’appello del pubblico ministero per restituire gli arresti domiciliari di Haggis”, ha affermato in una nota Haggis, avvocato italiano, Michele LaForgia.
I registi premio Oscar del film Crash sono stati arrestati lo scorso giugno nella città italiana di Ostuni, con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali non autorizzati con una donna inglese di 28 anni. Haggis è stato quindi costretto a trascorrere 16 giorni in un hotel prima di essere rilasciato.
Negli Stati Uniti, Haggis, 69 anni, sta ancora aspettando che venga affrontato un altro caso di abuso contro di lui. Nel 2017, l’addetto stampa Haley Priest lo ha incriminato per uno stupro presumibilmente avvenuto nel 2013. L’udienza nel caso è stata rinviata a causa della pandemia, ma i lavori sono ora previsti a New York l’11 ottobre. Nel frattempo, Haggis ha affermato che il relativo incontro con Brest si sarebbe svolto di comune accordo.