NOVITÀ••Modificato
I Paesi Bassi non sono autorizzati a rimpatriare i richiedenti asilo in Italia. I problemi di accoglienza in Italia comportano il rischio concreto che i richiedenti asilo finiscano lì per strada, ha stabilito il Consiglio di Stato, una violazione dei diritti umani.
Il Consiglio di Stato è il più alto tribunale amministrativo dei Paesi Bassi. Ora è stata presa una decisione su due richiedenti asilo uomini arrivati nei Paesi Bassi attraverso l’Italia. Uno di loro aveva già presentato tre domande di asilo in Italia, l’altro solo in Olanda.
Il Segretario di Stato van der Burgh (VVD) non vuole trattare le domande di asilo e rimandare le persone in Italia. Uno che è consentito dalle regole europee. Il giudice lo blocca perché in Italia non c’è un rifugio. I richiedenti asilo interessati non vogliono tornare in Italia a causa della situazione.
All’interno dell’UE vige un accordo secondo il quale un paese può rinviare un richiedente asilo nel paese da cui è entrato nell’UE. Una domanda di asilo deve essere stata presentata in quel paese. Astensione dal rimpatrio in caso di violazione dei diritti umani nel Paese. Così è in Italia, dice il Consiglio di Stato.
‘Non servirà’
Van der Burgh è deluso dal verdetto. “Non servirà,” dice all’inizio. “Certo che l’Italia è un paese importante dove stanno entrando molte persone”.
Secondo van der Burgh, la sentenza non ha conseguenze dirette, in quanto nessun richiedente asilo è tornato in Italia da dicembre a causa dei problemi lì. Dice anche che si aspetta che l’Italia progredisca. Per quanto riguarda il Segretario di Stato, Bruxelles deve far rispettare meglio le norme sull’asilo.
Il Consiglio di Stato ha già stabilito che un giudice non può semplicemente rimandare i richiedenti asilo in Croazia, Grecia e Malta.
La missione per i rifugiati Paesi Bassi si rallegra: l’organizzazione parla di massicci soccorsi per i richiedenti asilo minacciati di espulsione Secondo il Refugee Council, la sentenza dimostra ancora una volta che le regole Ue non bastano più.
“Pensatore incurabile. Appassionato di cibo. Studioso di alcol sottilmente affascinante. Difensore della cultura pop.”