Il mercato televisivo italiano è alle prese con l’incertezza

Nonostante raggiunga un valore di oltre 8 miliardi di euro nel 2023, il mercato televisivo italiano si trova ad affrontare un futuro pieno di incertezze a causa dell'inflazione e dei segnali di crisi del settore dello streaming. A prevederlo è la ITmedia Consulting di Roma nel suo rapporto Il mercato televisivo in Italia: 2023-2025.

Mentre il mercato televisivo è tecnicamente cresciuto dell’1,5% in termini assoluti, un’inflazione del 5-6% di fatto annulla qualsiasi progresso reale.

Si prevede che la TV a banda larga crescerà in modo significativo, raggiungendo più della metà di tutte le case televisive entro il 2025, dimostrando un importante spostamento verso i servizi on-demand e allontanandosi dalla tradizionale TV lineare.

Si prevede che entro il 2025 la pay TV deterrà il 61% della quota di mercato totale, rafforzando il suo dominio sulla TV gratuita.

Dopo un inizio lento, si prevede che la pubblicità televisiva chiuderà l’anno con una nota leggermente positiva, anche se ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia. Si prevede che la pubblicità online favorirà una leggera crescita, compensando il calo della pubblicità televisiva.

Si prevede che Sky, Mediaset e Rai manterranno la loro posizione di leader di mercato, rappresentando il 70% della quota di mercato totale.

Si prevede che la pubblicità crescerà più rapidamente degli abbonamenti alla pay TV, indicando un potenziale spostamento nei flussi di entrate. La combinazione di modelli di abbonamento e pubblicità sta diventando sempre più popolare tra gli operatori del settore.

Il passaggio alla televisione a pagamento su Internet continua, anche se a un ritmo più lento rispetto al passato.

Lo streaming video si sta evolvendo oltre i modelli di solo abbonamento (SVoD) per includere servizi supportati da pubblicità, creando un mercato ibrido.

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Si prevede che i servizi di streaming supportati da pubblicità registreranno una crescita significativa, rappresentando il 41% delle entrate VoD totali entro il 2026.

Si prevede che aziende come Netflix, Disney e Amazon registreranno una crescita più lenta nei prossimi anni. ITMedia Consulting prevede un rallentamento o addirittura una stagnazione della crescita SVoD nei prossimi tre anni.

Le piattaforme di condivisione video e l’industria dei videogiochi stanno emergendo come forze importanti che influenzano il comportamento degli utenti e attraggono risorse pubblicitarie. I servizi di video on demand (VoD) basati sui giochi stanno guadagnando sempre più attenzione poiché i consumatori cercano esperienze più interattive.

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