Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan dovrebbe arrivare oggi a Berlino per una breve visita in Germania. Sarà una visita impegnativa, perché le posizioni dei due paesi sulla guerra a Gaza sono molto distanti.
La disputa su Gaza complica ulteriormente un rapporto già complesso. La Turchia è un membro della NATO ed è anche considerata vitale negli sforzi per arginare il flusso di migranti e rifugiati di guerra in Europa. In Germania vivono anche tre milioni di turchi.
Le crescenti tensioni in Medio Oriente non facilitano affatto le relazioni. La Germania è una fedele alleata di Israele e ha resistito alle richieste di cessate il fuoco, chiedendo allo stesso tempo aiuti per i civili a Gaza e una “tregua umanitaria” per i combattimenti.
Erdogan sta assumendo una posizione sempre più dura contro Israele. Mercoledì lo ha descritto come uno “stato terrorista” che vuole distruggere Gaza e tutti i suoi residenti. Ha descritto i combattenti di Hamas come “combattenti della resistenza” che cercano di proteggere il loro paese e la loro gente. Hamas è considerata un’organizzazione terroristica agli occhi di Israele, Stati Uniti e Unione Europea.
Le dichiarazioni di Erdogan hanno scioccato i politici di ogni ceto sociale in Germania. Quando a Schultz è stato chiesto delle dichiarazioni del presidente turco all’inizio di questa settimana, non ha menzionato Erdogan per nome, ma ha detto che “le accuse contro Israele sono ridicole”.
Peter van Amelroy