Il governo italiano non vede nulla nell’eliminazione graduale obbligatoria delle auto a benzina o diesel concordata dall’UE entro il 2035. Il primo ministro Giorgia Meloni ha detto ai giornalisti che la scadenza è “ingiusta” e danneggerebbe l’industria manifatturiera in Italia.
L’UE ha fissato un obiettivo di almeno il 55% in meno di emissioni di gas serra entro il 2035 rispetto al 1990. Parte dei piani di inverdimento consiste nel vietare la vendita di autovetture nuove con motore a combustione. Ma il primo ministro Maloney, che guida la coalizione di estrema destra, ha annunciato che sarebbe stato “fortemente esplicito” riguardo alle sue obiezioni al divieto.
Fiat
L’Italia, patria della Fiat, ha 268.000 posti di lavoro diretti nell’industria automobilistica, secondo il gruppo di interesse nazionale ANFIA. I produttori italiani di auto sportive di lusso come Ferrari e Lamborghini in particolare hanno lottato con il passaggio alla guida elettrica.
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Il commissario europeo Thierry Breton (Mercato interno) ha recentemente riconosciuto che il passaggio dai motori a combustione alle auto elettriche rappresenta un rischio per il mercato del lavoro.
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