Il Vaticano protesta contro un disegno di legge italiano contro l’omofobia. Il Vaticano non consente alle scuole cattoliche di partecipare all’annuale Giornata contro l’omofobia e la transfobia.
Il disegno di legge italiano, all’esame del Senato per l’approvazione, mira a punire atti di discriminazione e incitamento alla violenza contro le persone LGBT e le persone con disabilità.
Ma il Vaticano non lo ha stabilito. Lo dimostra una lettera diplomatica del Vaticano all’Ambasciata italiana in Vaticano, che il quotidiano italiano Corriere della Sera ha potuto visionare. La manovra è un intervento diplomatico straordinario della Santa Sede negli affari italiani.
Il disegno di legge ostacola la libertà di espressione per i credenti e le associazioni cattoliche.
La lettera dice che alcune parti del disegno di legge contraddicono l’accordo bilaterale tra l’Italia e il Vaticano. Il disegno di legge ostacolerebbe la libertà di espressione per i credenti e le associazioni cattoliche. Inoltre “mette in discussione la libertà di organizzazione e di culto garantita alla Chiesa cattolica”.
Poiché il disegno di legge non esonera le scuole cattoliche italiane dalla partecipazione alle attività della Giornata nazionale contro l’omofobia, il Vaticano è allarmato. Il Vaticano è anche preoccupato che la legge possa portare a procedimenti giudiziari.
tensioni europee
La manovra vaticana è più che notevole alla luce delle proteste politiche e sportive contro i cambiamenti legali in Ungheria. Il primo ministro ungherese Viktor Orban vuole vietare tutte le informazioni gay e transgender per i minori nella legge sugli abusi sessuali sui minori.
Segue una coda atletica. La Federcalcio europea (UEFA), martedì, ha vietato all’Allianz Arena di Monaco di indossare i colori dell’arcobaleno nella partita di calcio Germania-Ungheria di mercoledì sera. Dopo il rifiuto della UEFA, diversi stadi, tra cui la Gelamco Arena di Gand, sono stati illuminati con i colori della bandiera arcobaleno.