L’incendio è divampato nel parco centrale di 53 ettari della città, 150 chilometri a est di Roma, per poi diffondersi rapidamente. Più di 800 persone sono state sfrattate, comprese suore in un convento e residenti in una casa di cura. Una scuola è stata bruciata e diverse auto hanno preso fuoco.
Secondo i media italiani, coloro che si sono recati in spiaggia sono stati evacuati e alcuni degli spettatori giunti in spiaggia sono fuggiti. Le temperature sono salite a 45 gradi in alcune parti d’Italia lo scorso fine settimana e nei prossimi giorni sarà caldo e secco. Questo rende difficile spegnere il fuoco. “Abbiamo dovuto evacuare molte case e stabilimenti balneari a causa del fumo”, ha detto il sindaco di Pescara Maski all’agenzia di stampa italiana Ansa. “Stiamo facendo del nostro meglio per ridurre al minimo i danni”.
Spennato 800 volte a settimana
In Italia, lo scorso fine settimana i vigili del fuoco hanno effettuato più di 800 chiamate, soprattutto nel sud del Paese. I vigili del fuoco italiani segnalano diversi incendi, principalmente in Sicilia (250) e Puglia e Calabria (130). Decine di richieste di aiuto sono arrivate da tutto il Paese per utilizzare velivoli antincendio. Per spegnere le fiamme sono stati chiamati centinaia di vigili del fuoco.
La regione Abruzzo, dove si trova Pescara, ha chiesto aiuto al governo di Roma. L’incendio ha anche bloccato la circolazione in alcune zone. Ieri i treni sulla costa adriatica sono stati ritardati di oltre 6,5 ore, ha detto Ansa. La chiusura dei caselli ha causato lunghi ingorghi.
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