Ilaria Salles, insegnante 39enne di Monza, vicino Milano, è apparsa in tribunale a Budapest il 29 gennaio con mani e piedi legati. È sotto processo per aver partecipato agli attacchi violenti contro simpatizzanti neonazisti lo scorso anno. In Italia c'è rabbia.
Aspetto. L'insegnante di italiano si presenta in tribunale con le catene alle mani e ai piedi:
Le immagini mostrano come Sallis è stato portato in tribunale in catene a Budapest lunedì. Le sue mani e i suoi piedi erano legati. Le immagini delle vendite nelle catene emozionano in Italia. Uno dei suoi avvocati, Eugenio Losco, è rimasto scioccato, dicendo: “È stata trascinata come un cane. È stato pazzesco”.
L'avvocato ha invitato i politici italiani ad agire contro l'Ungheria, descrivendo il caso come una “chiara violazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, la quale stabilisce che nessuno può essere sottoposto a tortura o a trattamenti o punizioni inumani o degradanti”.
La donna italiana è sospettata di aver aggredito diverse persone, insieme a militanti di estrema sinistra, dopo aver commemorato le forze naziste nell'assedio di Budapest durante la Seconda Guerra Mondiale. Sallis è accusato di cospirazione e aggressione aggravata e rischia fino a 11 anni di carcere. Si è dichiarata non colpevole.
“Una prigione piena di topi e insetti”
Il caso ha attirato l'attenzione in ottobre dopo che il padre di Salles, Roberto, ha scritto una lettera aperta descrivendo le dure condizioni nella prigione di sua figlia. Uno degli ex compagni di cella di Salles ha poi dichiarato in un'intervista al quotidiano italiano Repubblica di essere stata tenuta deliberatamente in una cella “infestata da ratti e insetti”.
Penso che le misure di sicurezza adottate questa volta siano state eccessive
Il fatto che la donna si sia presentata in tribunale in catene è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per l'Italia. Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha invitato l'ambasciatore ungherese a Roma a “chiedere perché alcune norme fondamentali relative alle condizioni dei detenuti non sono state rispettate”. Ha espresso la sua rabbia anche ai media italiani: “Penso che le misure di sicurezza adottate questa volta siano state eccessive”.
Una petizione online per chiedere il ritorno di Salles in Italia ha raccolto finora più di 90.000 firme. Il suo ritorno in tribunale è previsto per il 24 maggio.
La Meloni è in una situazione difficile
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni non ha ancora risposto, ma tutti i partiti le hanno chiesto di agire contro l’Ungheria. La questione è difficile per la Meloni perché lei e il vice primo ministro Matteo Salvini hanno stretti rapporti con Viktor Orban, il primo ministro nazionalista ungherese.
Gli italiani, i loro diritti e la loro dignità hanno la precedenza sugli amici e sugli alleati politici
Si dice che la Meloni abbia discusso la questione in una conversazione telefonica con Orbán, secondo il suo gabinetto. Ciò è avvenuto “nel rispetto dell'indipendenza della magistratura ungherese”. L'opposizione chiede alla Meloni misure più dure: “Gli italiani, i loro diritti e la loro dignità hanno la precedenza sugli amici e sugli alleati politici”, ha detto su Canale X Giuseppe Conte, capo del Movimento Cinque Stelle.
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