La crescita del settore dell’Eurozona è leggermente rallentata a febbraio. Il ricercatore di mercato britannico IHS Markit lo ha riportato sulla base dei numeri finali. La domanda di materie prime nell’eurozona rimane forte, secondo gli economisti di IHS Markit, con l’Europa che si lascia alle spalle l’onda Omicron, ma l’inflazione elevata e la guerra in Ucraina rappresentano una minaccia.
Tra le principali economie dell’Eurozona, l’industria tedesca è cresciuta a un ritmo più lento a febbraio rispetto a gennaio. D’altra parte, l’attività nell’industria francese è cresciuta fortemente. L’industria italiana ha mostrato una crescita stabile.
Secondo l’economista Joe Hayes di IHS Markit, la guerra in Ucraina minaccia di mettere sotto pressione la crescita dell’industria nell’eurozona. Il conflitto aumenta anche i rischi di inflazione a causa del forte aumento dei prezzi del petrolio.
L’Associazione olandese dei responsabili degli acquisti (Nevi) aveva precedentemente avvertito che la guerra in Ucraina avrebbe gravato sull’industria olandese con costi più elevati. Ad esempio, si prevede che i prezzi del petrolio, del gas e dei metalli aumenteranno ancora di più. Anche le imprese saranno colpite da sanzioni contro la Russia.