La lobby imprenditoriale teme un’ondata di fallimenti italiani a causa della crisi energetica


Foto: ANP

I prezzi elevati dell’energia hanno lasciato incerto il futuro di almeno 120.000 aziende italiane del settore dei servizi, comprese le imprese di ristorazione. Secondo la lobby della società Confcommercio, potrebbero andare in bancarotta nei prossimi dieci mesi. Di conseguenza, saranno a rischio almeno 370.000 posti di lavoro.

Quest’anno le utilities italiane spenderanno complessivamente circa 33 miliardi di euro in bolletta energetica. È tre volte di più rispetto al 2021, secondo il gruppo di pressione.

In una conferenza stampa congiunta a Roma, Confcommercio e diverse società di vendita al dettaglio hanno chiesto al governo di Mario Draghi di introdurre ulteriori tagli alle tasse per aiutare le imprese a far fronte ai problemi energetici. Tra l’altro, sono state avanzate richieste di riduzione delle accise e dell’IVA sul carburante.

Roma ha già stanziato oltre 50 miliardi di euro quest’anno per ridurre l’impatto dei maggiori costi energetici su imprese e famiglie. L’inflazione in Italia è attualmente del 9 per cento. I negozi e i fornitori di servizi devono spegnere le luci per 15 minuti alle 12 di tutti i giorni, ha affermato Confcommercio.

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