Martedì sono state distrutte 2,5 tonnellate di zanne di elefante sequestrate in Nigeria. Le zanne rappresentano un valore record di 10,2 milioni di euro. Le autorità sperano che questo scoraggi il bracconaggio e il traffico illegale di avorio.
La popolazione di elefanti della Nigeria ha sofferto molto a causa del commercio degli zanne. Trent’anni fa si stima che vi fossero circa millecinquecento elefanti rimasti allo stato brado, ma ora ce ne sono meno di quattrocento. Anche l’habitat degli elefanti si sta riducendo in Nigeria, dicono gli ecologisti.
Dal 1989 è in vigore un divieto globale sul commercio di avorio. Tuttavia, ogni anno migliaia di elefanti vengono ancora uccisi. Anche in Nigeria, nonostante il Paese abbia firmato un trattato internazionale volto a contrastare il commercio di prodotti di specie animali e vegetali in via di estinzione.
Inoltre, le autorità locali ritengono che la Nigeria venga sempre più utilizzata come paese di distribuzione da bande internazionali che contrabbandano zanne in Asia. La Nigeria sta collaborando con il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Germania, tra gli altri, per combattere le pratiche di contrabbando.
Nel 2022 in Nigeria sono state sequestrate complessivamente 1.613 tonnellate di zanne. I numeri per il 2023 non sono ancora noti.
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